Cultura e solidarietà a nozze con lo spettacolo per l’Anffas: grande attesa per l'appuntamento di questa sera

Cultura e solidarietà a nozze con lo spettacolo per l’Anffas: grande attesa per l'appuntamento di questa sera
Cultura e solidarietà a nozze con lo spettacolo per l’Anffas: grande attesa per l'appuntamento di questa sera
di Nicola Baldi
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Venerdì 26 Novembre 2021, 10:15

MONTEGIORGIO -  Cultura a braccetto con la solidarietà, grazie al progetto “Lear pro Anffas” concretizzato dal Rotary Club Alto Fermano Sibillini. Questa sera, alle 21.30, il teatro Alaleona ospiterà lo spettacolo “Lear” che vedrà sul palco Saverio Marconi, nome forte del teatro italiano, e Manu Latini, uno dei giovani talenti del panorama marchigiano. La nuova produzione è firmata da Pm Theatre in collaborazione con la Compagnia della Rancia.

Il Rotary Club Alto Fermano Sibillini lavora da oltre un anno all’iniziativa, avviata dal past president Emidio Pipponzi e conclusa con l’attuale presidenza di Massimiliano Tintinelli. Ingresso a invito, l’intero ricavato sarà devoluto all’Anffas Fermana, la cui sede è a Monteverde di Montegiorgio. Progetto di elevato livello culturale, spettacolo di spessore (atto unico, durata 65 minuti) e finalità da applausi per l’intero mondo rotariano.


Saverio Marconi festeggia così i suoi 50 anni di carriera con un titolo importante: “Lear”, con la drammaturgia tratta dalla celebre opera di William Shakespeare di Gabriela Eleonori, che firma anche la regia. «Lear è re e anche padre di tre figlie – spiega Gabriela Eleonori –. Lear è il potere, che prevede sudditanza e reverenza.

Il padre re non deve fare nulla per meritare l’amore delle figlie: solo per il fatto di essere loro genitore e sovrano devono provare per lui, più che per chiunque altro, il massimo del sentimento. Ma giunge la vecchiaia e affida tutto alle figlie. E’ nella divisione in tre parti del suo regno che vengono incrinate tutte le sue certezze. La follia e la vecchiaia per Lear sono il ripensamento di tutto il suo operato. Prima si vedeva con gli occhi degli altri, in una sorta di specchio deformante della realtà. Ora è solo con la sua anima. Ne possiamo contare a centinaia di vecchi uomini di potere accecati da smisurata adulazione. E che fine potrebbe fare, oggi, Lear? Forse abbandonare tutto e vivere in mezzo alla strada? Come un barbone? E noi, abbiamo la capacità di riconoscere, di ascoltare l’urlo di un uomo solo?».


«L’idea di questo Lear nasce da lontano – sottolinea Saverio Marconi – finalmente, dopo due anni di chiusura e tante difficoltà per il mondo dello spettacolo siamo tornati a teatro!». «Il teatro è una ricchezza per il territorio: crea comunità, valore condiviso – sono le parole di Manu Latini –. Siamo orgogliosi di questo nuovo spettacolo, che ha debuttato alla grande a Santa Vittoria in Matenano e ha inaugurato il cartellone della Fenice di Senigallia, segno della tanto attesa ripartenza».

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