Bando unico per la cultura, dopo il successo la Regione decide di rinnovarlo

Da sinistra Daniela Tisi, Chiara Biondi e Stefania Bussoletti
Da sinistra Daniela Tisi, Chiara Biondi e Stefania Bussoletti
di Lucilla Niccolini
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Martedì 26 Marzo 2024, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Il successo del Bando unico della cultura, inaugurato nel 2023 dalla Regione Marche, ha convinto l’assessore alla Cultura Chiara Biondi a rinnovarlo. Il nuovo Bando unico 2024, che garantirà sostegno economico alle progettualità pubbliche e private del territorio regionale, è stato presentato ieri ad Ancona, alla Sala Raffaello. Con Chiara Biondi, c’erano Daniela Tisi, dirigente del Settore Beni e Attività Culturali, e Stefania Bussoletti, direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, che hanno fornito i dettagli di quella che l’assessore definisce «un’operazione virtuosa, finalizzata al riconoscimento del valore del patrimonio culturale marchigiano, alla sua tutela e valorizzazione».

L’organizzazione

Il bando ha permesso, nell’edizione 2023, «un’organizzazione più strutturata della filiera culturale delle Marche, attraverso il sostegno alla progettazione integrata, puntando sulla capacità di fare rete, tra Comuni, associazioni, promotori di eventi, pubblici e privati».

Qualche dato tecnico: da ieri mattina, e fino alle 12 del 14 maggio, i candidati potranno inviare la richiesta di finanziamento, dopo aver visionato le disposizioni generali sul sito www.norme.marche.it, www.regione.marche.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Dopo aver selezionato il bando, o i bandi, a cui partecipare, si potrà inoltrare la domanda di contributo sulla piattaforma dedicata https://smartbandi.regione.marche.it. «Si tratta di uno strumento – ha chiarito Daniela Tisi - che agevola il lavoro dei funzionari, nell’elaborare report ed estrapolare dati, e favorisce l’utenza. I candidati potranno procedere alla redazione della domanda, anche in più step, salvando la pratica fino al momento dell’invio, per poi avere conferma dell’invio».

Sono dieci, i settori previsti dal bando unico per gli interventi. «Continua il sostegno a progetti elaborati – ha detto Daniela Tisi - sotto il titolo di Marchestorie, quarta edizione. Quest’anno il tema indicato si richiama a Leopardi. “Marche il dono dell’infinito” suggerisce ai candidati di focalizzare i progetti sulla poesia». Ha poi illustrato gli altri nove settori: eventi espositivi di rilievo regionale; premi, rassegne e festival multidisciplinari; acquisto di pubblicazioni editate, di particolare interesse regionale, per incrementare il patrimonio librario delle biblioteche; istituzioni culturali di rilievo iscritte nell’elenco regionale; attività e progetti di spettacolo dal vivo di rilievo regionale, esclusi dal Fus ministeriale; festival, rassegne e premi cinematografici.

Infine, sono previsti sostegni regionali per attività inerenti l’affermazione dei valori del ricordo dell’esodo Giuliano-Dalmata-Istriano e per la valorizzazione dei documenti e dei luoghi dell’offensiva sulla linea gotica nel 1944. L’ultimo intervento è riservato a tutela, valorizzazione e promozione delle infiorate artistiche, “quale espressione del patrimonio culturale immateriale della Regione Marche”. Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 2 milioni di euro, cui si affiancheranno risorse straordinarie derivanti dai fondi strutturali e di rotazione, a sostegno della riqualificazione del patrimonio monumentale e archeologico.

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