Porto San Giorgio, delibera ex Excelsior
"Errori della passata amministrazione"

Excelsior, la delibera fa discutere
Excelsior, la delibera fa discutere
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Martedì 1 Dicembre 2015, 12:30
PORTO SAN GIORGIO - Nel Consiglio comunale di ieri è stato deliberato il pagamento delle spese di soccombenza nel procedimento giudiziario sulla proprietà dell’ex Cinema Excelsior.
"Si tratta di una sentenza che, a mio modo di vedere, evidenzia innanzitutto gli errori commessi dalla passata Amministrazione - sottolinea Giorgio Raccichini, capogruppo Comunisti Italiani - nel tentativo di assumere il possesso di questo immobile, essendosi mossa come il classico elefante tra vasi di cristallo. Ricordiamo che, oltre a dover pagare le spese processuali, l’ente comunale – secondo quanto afferma la sentenza – sarà costretto a risarcire i danni economici, ancora indeterminati, causati alla società privata per il mancato godimento dell’immobile e ha già dovuto sborsare, in seguito alla presa in possesso del 2008, spese per la messa in sicurezza della struttura".

Raccichini incalza: "Il tentativo esercitato dall’ex sindaco di rivendicare il possesso del bene è stato messo in pratica senza una preparazione adeguata rispetto alle prevedibili conseguenze: un gesto potenzialmente meritorio si è trasformato dunque in un atto dannoso per i sangiorgesi. Non entro nel merito della sentenza emessa dal giudice, ma non posso che pormi una domanda: quali danni economici sarebbero derivati alla società privata, se la stessa si è dimostrata sempre restia ad intervenire, già prima del 2008, per riqualificare il bene e se negli ultimi tempi ha sempre glissato sulle avances dell’Amministrazione tese al raggiungimento di un accordo? La vicenda, insomma, dimostra l’assoluta indifferenza del privato verso l’interesse della collettività, che non solo colpisce impedendo di sanare un edificio fatiscente e pericoloso situato in pieno centro, ma dalla quale pretende risarcimenti di guadagni che non avrebbe mai potuto introitare in questi ultimi anni. Insomma siamo in presenza di un atteggiamento vampiresco e predatorio".

Raccichini punta l'indice su un episodio: "La vicenda delle chiavi è emblematica: da quello che so, dopo essere stati giudicati proprietari dell’immobile, i privati ancora non ne hanno ritirato le chiavi. Più di mille scartoffie questo gesto rivela il livello infimo della loro attenzione verso le esigenze della comunità sangiorgese. Certo, le cose andrebbero differentemente se lo Stato e le sue articolazioni locali potessero, passato un certo periodo di tempo, decidere di entrare in possesso di proprietà potenzialmente strategiche per la collettività e abbandonate a sé stesse da privati assenti. Sarebbe almeno un modo per smuovere le acque".

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