La Fondazione Carifermo in campo per l'ospedale Murri. Donati 25 televisori alla Nefrologia

La presentazione della donazione ieri a Fermo
La presentazione della donazione ieri a Fermo
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Novembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:21

FERMO - Un giorno di festa per il reparto di Nefrologia del Murri che può tornare, finalmente, a rendere confortevoli le cure dei dializzati che devono fare terapia tre ore al giorno per tre o quattro volte la settimana. Sono arrivati e funzionanti i 25 nuovi televisori acquistati grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
E l’intero reparto di nefrologia potrà presto contare su due nuovi medici che arriveranno, dall’Ast 3 di Macerata, entro la fine dell’anno.

Per questo il direttore generale dell’Ast 4 di Fermo, Gilberto Gentili, ha definito la giornata di ieri «un momento di festa, per il quale si deve ringraziare la Fondazione.

So di essere nuovo, ma mi hanno parlato della vicinanza della stessa all’azienda sanitaria, non tanto con un sostegno globale, quanto a singoli progetti per rendere migliore il lavoro delle singole realtà. E questi 25 televisori permetteranno di aiutare i pazienti durante i trattamenti». Come, è presto detto. «Il reparto – ha ricordato il primario Donato Garofalo – conta otto posti in degenza e 25 per il trattamento in reparto, dei pazienti che devono fare emodialisi. Ecco i 25 televisori serviranno proprio a questo, ad abbinare le cure alle quali si devono sottoporre».

Il sostegno

Il tutto dotato di cuffie. Un sostegno importante per i pazienti che, ha aggiunto Garofalo, «vengono qui, per terapie salvavita che durano per circa 3 o 4 ore tre volte la settimana e, oltre a trascorrere del tempo, possono anche distrarsi durante la terapia. Sono stati proprio i pazienti a chiederne l’acquisto perché quelli che avevano utilizzato fino a poco tempo fa non andavano più bene». Erano troppo vecchi per le modifiche alle frequenze del digitale terrestre recentemente applicate dal sistema di trasmissione e così, ora, i pazienti possono di nuovo guardare la tv. Migliora dunque la permanenza dei pazienti, e l’efficienza del reparto con i due nuovi nefrologi che arriveranno, portando l’organico da cinque a sette medici più il primario. «Seguiamo – ha aggiunto Garofalo – 110 pazienti cronici, 80 pazienti post trapianto, 15 dializzati a domicilio e altri 14 nel centro di Amandola». Senza dimenticare il ruolo degli infermieri, essenziale soprattutto a nefrologia, visto che si instaura un rapporto di fiducia col paziente. «Abbiamo perso un infermiere passato ad altro reparto» ha sottolineato la responsabile Maria Teresa Illuminati. Ad Amandola il primo reparto a partire nel nuovo ospedale sarà proprio nefrologia. «Per noi – ha detto il presidente della Fondazione Carifermo, Giorgio Girotti Pucci – collaborare con la sanità è importante ed è una quota consistente delle nostre erogazioni. Non ci sostituiamo all’azienda, ma con il nostro impegno e le professionalità, contribuendo a rendere più avanzati i reparti, si fa l’azienda più efficiente». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA