FERMO - Droga nel Fermano, continua la controffensiva lanciata dalle istituzioni locali. Se c’è un’offerta ben strutturata e funzionale è segno che c’è una domanda importante, clienti che arrivano non solo dalle Marche. C’è un mercato in fermento e gli equilibri cambiano di volta in volta: bande rivali si fanno la spia per prendere la piazza e in queste trasformazioni cambiano gli equilibri e i pusher, ma il quantitativo di droga in circolazione è sempre lo stesso. Semmai aumenta.
L’attenzione
Si accendono i riflettori sul quadrilatero della droga dopo le ultime morti sospette, anche se nel caso della giovane moldava ritrovata senza vita in mare alla Faleriense occorre attendere i risultati ufficiali dell’esame tossicologico.
Il giallo della morte di Galina Banea
Lascia appunto aperti numerosi interrogativi anche la 33enne Galina Banea. La giovane era seminuda, con indosso solo reggiseno e maglietta, e questo è un altro elemento che aggiunge mistero al misero. In quest’estate segnata dai lutti c’è poi la vicenda del 35enne elpidiense trovato morto in mare il 17 agosto: il giovane è morto annegato e il suo decesso, anche se legato ad altri motivi, è un’altra tragedia che segna quest’estate difficile. Una stagione che appare particolarmente calda sul fronte della droga, che registra quotidianamente più interventi delle forze dell’ordine tra sequestri, arresti, inseguimenti di pusher in fuga, poliziotti e carabinieri in prima linea per sedare risse tra clan. Si registra un’impennata nel consumo di cocaina ed eroina e quello che più preoccupa è che si comprende nella vendita e nell’acquisto l’eroina fumata e/o inalata: costa meno, non è mai pura e a volte tagliata con sostanze che possono risultare micidiali.
La mobilitazione
Per questo l’attenzione delle forze dell’ordine è sempre più concentrata sul mondo della droga, nelle strade e nei locali si concentrano le pattuglie in borghese e in divisa. Ci sono stati diversi casi di intossicazione e overdose anche nel periodo invernale, sempre nel perimetro dello spaccio dove si sono insediate bande rivali che si contendono il mercato e hanno i loro “laboratori” dove smerciano roba, pusher in bicicletta o monopattini elettrici, coperti dalle vedette sui palazzi, a presidio del territorio. Bande per il 90% di nordafricani che vendono a una clientela per il 90% di italiani, in un circolo vizioso che le istituzioni, nonostante tutto l’impegno, non riescono a smantellare. In questi ultimi giorni sono anche stati rafforzati i controlli, in particolare a Porto Sant’Elpidio, nel mirino i locali considerati a rischio (un bar è stato più volte chiuso dalle Questura) ma anche la zona del centro, fra piazza Garibaldi e la villa comunale. Mobilitata anche la polizia locale. L’ultimo allarme è relativo a una rissa in via Battisti, quasi sicuramente legata al controllo dello spaccio.