PORTO SANT’ELPIDIO - Si è svolta ieri mattina all’obitorio di Fermo l’autopsia su Galina Banea, la 33enne moldava trovata seminuda sulla spiaggia lunedì all’alba. Confermata la morte per annegamento, già emersa durante la prima ispezione del corpo, mentre non sono stati trovati segni di violenze. La Procura ha dato il nullaosta alla sepoltura, anche se resta da verificare se verrà riportata in patria o no. Confermato anche il fatto che, almeno per ora, non ci sono indagati.
Il tempo
L’esito dell’ispezione può essere questioni di giorni o settimane, l’inchiesta è delicata e gli inquirenti ci vanno con i piedi di piombo.
Le analisi sono condotte su visceri e liquidi biologici, campionati e prelevati. Anche per la determinazione dell’alcolemia nel sangue. E’ stato eseguito uno specifico protocollo ieri per individuare l’eventuale presenza di sostanze di interesse tossicologico, ma ritrovare certe sostanze non significa necessariamente che il soggetto in questione sia morto per overdose.
Gli accertamenti
Ora bisogna capire il perché dell’annegamento, se è stato un malore o se c’è stata una colluttazione, qualcosa che ha contribuito al tragico epilogo. Su tutte, la domanda è: Galina era sola o in compagnia? Questo è l’interrogativo in cerca di risposta, per fare piena luce su un drammatico caso di fine estate che ha scosso una riviera tutto sommato tranquilla ma che nel mese di agosto, a distanza di dieci giorni ad agosto ha registrato due morti in mare.