Arresti e sequestri, stop allo spaccio: i consumatori minacciati dai pusher

Arresti e sequestri, stop allo spaccio: i consumatori minacciati dai pusher
Arresti e sequestri, stop allo spaccio: i consumatori minacciati dai pusher
di Pierpaolo Pierleoni
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Sabato 28 Novembre 2020, 03:05

FERMO  - Sei arresti, alcune centinaia di grammi di droga, materiali per il taglio e il confezionamento, 16mila euro in contanti, frutto dello spaccio. E’ il bottino del blitz partito all’alba di giovedì, di cui ieri il comando provinciale dei carabinieri di Fermo ha fornito tutti i dettagli. Dust Debts, che letteralmente sta per debiti di polvere, il nome dato all’operazione dai militari del Nucleo investigativo, guidato dal tenente colonnello Luigi Di Pilato.

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Un nome non casuale, dovuto al fatto che, all’esito delle indagini, si è scoperto che i consumatori avevano contratto debiti economici consistenti con i loro fornitori, culminato in pesanti e preoccupanti minacce dei creditori.

Un lavoro partito in primavera e proseguito fino alla fine di luglio, sotto la direzione della Procura di Fermo. Un’indagine fatta di osservazione, pedinamenti, intercettazioni e riscontri, per arginare i canali di approvvigionamento della droga lungo la costa maceratese e fermana e la rete di spacciatori che poi provvedevano a rifornire di cocaina e marijuana l’entroterra. Il lavoro aveva già portato all’arresto in flagranza di due persone ed alla denuncia di altri 3 soggetti, tutti italiani, tra cui una donna, di età tra i 26 ed i 52 anni. Questa settimana si è chiuso il cerchio, con l’azione repentina di giovedì, che ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Fermo.

Sono partiti a colpo sicuro i carabinieri, che si sono mossi dal comando di via Beni a Fermo con un dispiegamento massiccio di mezzi e uomini, una cinquantina quelli complessivamente impiegati. Sono andati a Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Pedaso, Fermo e Montegiorgio, effettuando irruzione in casa di 6 soggetti. Tre sono italiani, due macedoni, uno albanese, l’età oscilla tra i 35 ed i 54 anni. Tutti nullafacenti e pregiudicati, sono ritenuti responsabili di spaccio in concorso. Ad affiancare i militari del Fermano, quelli del Nucleo cinofili di Pesaro e il 5° Nucleo elicotteristi di Pescara, che ha sorvolato le zone oggetto del blitz. Minuzioso il lavoro di perquisizione di immobili, pertinenze, veicoli delle persone arrestate. Una ricerca che ha portato ad individuare alcune centinaia di grammi tra cocaina, hashish e marijuana, telefoni cellulari e schede telefoniche, sostanze da taglio, bilancini ed altri materiali, più 16.000 euro in contanti, occultati in un’abitazione.

Pochi i dubbi, per gli inquirenti, che quei soldi derivino da attività illecite.

Un arrestato, di nazionalità macedone, doveva anche scontare 4 mesi per falso materiale, con ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Ancona. Si è scoperto grazie a rilievo dattiloscopico, dato che aveva subito quella condanna con un altro nome. Per lui si sono aperte le porte del carcere, gli altri resteranno ai domiciliari. Dall’indagine sono state accertate almeno 320 cessioni di droga, che hanno portato a identificare e segnalare 76 consumatori, tra cui figurano persone di ogni provenienza e fascia di età. Proprio ieri, inoltre, è stato deferito un 58enne, trovato in possesso di 25 grammi di marijuana, oltre a munizioni da caccia detenute illegalmente.

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