Fermo, sospiro di sollievo dopo l'apnea Coronavirus: è boom di presenza e in spiaggia

Fermo, sospiro di sollievo dopo l'apnea Coronavirus: è boom di presenza e in spiaggia
Fermo, sospiro di sollievo dopo l'apnea Coronavirus: è boom di presenza e in spiaggia
di Francesca Pasquali
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Lunedì 27 Luglio 2020, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 03:50

FERMO - Un’estate così, i balneari, non se la sarebbero mai sognata. Ripensando a qualche settimana fa, ringraziano il cielo e il coronavirus che, finalmente, ci sta lasciando in pace. Guardano le borse appese sotto gli ombrelloni, i lettini pieni e sono contenti. Soprattutto quelli che, quest’estate, pensavano di non aprire proprio.

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E, invece, eccoli lì gli amanti del mare, a crogiolarsi al sole e a rinfrescarsi in acqua. Boom di presenze, ieri, sulla costa fermana, presa d’assalto fin dalla mattina. «I conti li faremo a fine stagione», ripetono come un mantra i balneari. Dopo un giugno da dimenticare e un luglio in ripresa, anche se con un paio di weekend guastati dal maltempo, le speranze sono tutte riposte su agosto, che si prospetta da tutto esaurito. 
 
Va tutto al meglio
«Per come eravamo partiti – fanno sapere dal Windsurf di Porto San Giorgio –, sta andando benissimo. Anche se il calo di presenze è innegabile, è molto inferiore a quello che ci saremmo aspettati». Tutti occupati gli ombrelloni dello stabilimento sul lungomare nord, che sono meno dell’anno scorso per le regole anti-Covid. Sotto, ci sono gli stagionali, anche se meno del solito, e i turisti “mordi e fuggi”. Ci sono anche gli habitué della spiaggia libera, che sui lettini distanziati degli stabilimenti si sentono più al sicuro. Mancano gli stranieri, i grandi assenti dell’estate 2020. A colmare la carenza sono i turisti del nord Italia e gli umbri, che più o meno bilanciano i conti. Ma soprattutto i locali. «Per fortuna – dicono dalla chalet Papillon di Porto Sant’Elpidio –, perché l’afflusso dalle altre regioni e dall’estero, per adesso, è piuttosto timido». Scenario simile sulla costa sud, dove, oltre ai pendolari sono però arrivati i lombardi. Famiglie tornate nelle seconde case per le vacanze. 
Tante facce nuove
«Ci sono parecchie facce nuove tra gli italiani e pochi stranieri. Non ci lamentiamo. Finora, sta andando meglio dell’anno scorso», spiegano dal Matepaya di Pedaso. Non rinunciano alla tintarella, i vacanzieri, ma per il resto tirano il freno a mano. Consistente, a luglio, il calo dei consumi, con i bagnanti con si arrangiano con il pranzo al sacco sotto l’ombrellone o dividono un piatto in due al ristorante dello stabilimento. In spiaggia, delle regole, i vacanzieri se ne infischiano. Dopo le multe di inizio stagione, gli chalet sono più guardinghi. «La mascherina è diventata una moda: la portano al braccio, al collo o sotto il mento. Quando arrivano la indossano, ma poi fanno come vogliono. Noi li informiamo, ma non possiamo essere responsabili per loro», dicono ancora dal Matepaya. Mentre dal Windsurf chiedono di allentare le restrizioni, «alcune delle quali sono superflue, come l’obbligo di mascherina sulla passerella che porta all’ombrellone, quando sono state riautorizzate feste e sagre». E a fare i controllori, i balneari, non ci stanno. «Abbiamo messo in campo tutti i dispositivi per mantenerci in regola – spiegano dal Papillon –, più di questo non possiamo fare.

Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità».

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