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Covid free
Al picco di circolazione virale, un anno fa, resisteva un solo comune (Poggio San Vicino, nel Maceratese) senza positivi e appena 3 con meno di 5 casi. È vero che in questa svolta epocale incidono anche le nuove regole sulla gestione di casi positivi e contatti stretti, che ora hanno di molto snellito l’uscita dalla positività, consentita nei casi asintomatici dopo 5 giorni senza neanche un tampone negativo. Ma per capire quanto sia cambiato lo scenario dell’epidemia basta mettere a confronto il carico attuale dei positivi nei capoluoghi di provincia e confrontarlo con quello del 26 gennaio 2022. Ancona allora contava 3.617 positivi (36,6 ogni mille residenti) e adesso ne ha in carico 65, Pesaro in un anno è passato da 4.261 positivi a 32, Urbino da 526 a 6, Macerata da 1.433 a 72, Fermo da 1.222 a 11, Ascoli Piceno da 1.625 a 17.
Vuol dire che è abbiamo chiuso i conti con l’epidemia? Non del tutto, perché c’è sempre l’incognita legata all’affacciarsi di nuove sottovarianti ancora più contagiose delle attuali sottospecie di Omicron (al momento la “Cerberus” è quella più diffusa) che si stanno diffondendo in diverse regioni italiane. L’ultimo report diffuso venerdì scorso dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, diretto dal dottor Marco Pompili, ha registrato una prima, leggera inversione di tendenza, dopo otto settimane consecutive di curva dei contagi in discesa.
Il bollettino
Nella settimana tra il 28 gennaio e il 3 febbraio nelle Marche si sono registrati 799 nuovi casi di positività a Sars-Cov-2, contro i 693 della precedente e l’incidenza settimanale è salita da 46 a 53,1 nuovi positivi ogni 100mila residenti, con un aumento settimanale del 15%. Nonostante la leggera risalita dei casi (per altro l’incidenza negli ultimissimi giorni è scesa di nuovo a 51,40) il bollettino registra un’ulteriore diminuzione dei ricoveri per Covid. Negli ospedali marchigiani adesso resta un solo paziente positivo ricoverato in Terapia intensiva (due in meno rispetto alla settimana precedente), quattro in semintensiva (invariato) e 52 nei reparti non intensivi (-21 in una settimana). In netto calo anche gli assistiti in osservazione nei pronto soccorso con sintomi da Coronavirus, scesi in una settimana da 15 a 4.
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