Coronavirus, migrante in quarantena sorpresa mentre esce a comprare caramelle per i figli

Cartoceto, Coronavirus, migrante in quarantena sorpresa mentre esce a comprare caramelle per i figlii
Cartoceto, Coronavirus, migrante in quarantena sorpresa mentre esce a comprare caramelle per i figlii
di Roberto Giungi
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Lunedì 27 Luglio 2020, 09:30

CARTOCETO - Migrante appena arrivata a Cartoceto, accompagnata da un operatore della struttura di accoglienza “Incontri”, sorpresa ad acquistare caramelle per i suoi bambini. Per quanto si possa comprendere in tutta la sua innocenza un’azione del genere, non sono mancate ancora polemiche e ulteriori raccomandazioni.

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I nuovi arrivati devono rispettare rigorosamente il periodo di quarantena. Non c’è ragione di alcun genere che tenga perché ciò non avvenga. Oltretutto è successo non solo il giorno stesso dell’arrivo, ma dopo che sette tunisini avevano fatto perdere le loro tracce di fatto fuggendo dal centro che li ospitava.
 
Alla luce del crescente allarme generale in tema di diffusione del Covis-19 si capisce che bisogna essere ovunque prudenti. A Cartoceto ci sono sopraggiunti altri otto migranti comprese tre mamme e relativi bambini. Altra situazione delicata che richiede un trasferimento in un centro per minori alla luce della promiscuità all’interno del centro d’accoglienza che non si mostra all’altezza della situazione per la sua stessa struttura. Fatto già evidenziato dal sindaco in occasione dell’incontro convocato in prefettura per fare il punto della situazione. 

Asur, controlli veloci
Altra nota positiva, utile a sbloccare una situazione d’impasse, è che l’Asur provvederà in tempi celeri al controllo dei risultati dei tamponi. Il sindaco Enrico Rossi ha reagito in maniera energica a quanto successo sottolineando «l’urgenza di rispettare le norme di prevenzione anti-Covid» e rimarcando in particolare che per quanto si corra il rischio in occasioni simili di essere male interpretati, a causa di preconcetti misti anche a manipolazione, le regole vanno rispettate per garantire l’incolumità di tutti a cominciare dai migranti stessi. Devo ribadire che la nostra polizia locale collaborerà in modo fattivo nel limite delle possibilità, nonostante gli organici ridotti con i quali è costretta ad operare, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso. Chi gestisce il centro di accoglienza “Incontri per la democrazia” si prenda carico in modo deciso di questa situazione. Non si può pensare che la polizia locale possa piantonare h24 la struttura, alternativamente alle forze dell’ordine». Rossi concorda con la prefettura «che ha convocato i soggetti chiamati a cooperare evidenziando come a farsi capo dei problemi debbano esser soprattutto i gestori del centro». Vicenda caramelle a parte. 

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