Fermo, gli chalet scendono in pista: «Adesso fateci ballare, Ceriscioli può farlo»

Fermo, gli chalet scendono in pista: «Adesso fateci ballare, Ceriscioli può farlo»
Fermo, gli chalet scendono in pista: «Adesso fateci ballare, Ceriscioli può farlo»
di Francesca Pasquali
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Sabato 13 Giugno 2020, 10:22

FERMO - Per tornare in pista ci sarà da aspettare ancora un altro mese. La notizia è arrivata come una doccia gelata e ha colto di sorpresa i locali della notte, che già pregustavano il ritorno degli amanti del ballo. Niente da fare, invece. La riapertura delle discoteche, prevista per dopodomani, slitta al 14 luglio. Stessa sorte per gli chalet, che possono stare aperti, ma senza la parte relativa alla danza. Nel Fermano, le attività abilitate al ballo estivo si contano sulle dita di una mano. Proprio per questo – accusano – sono state penalizzate. L’unico spiraglio può aprirlo la Regione. Il decreto dell’altro ieri non esclude riaperture anticipate sulla scia dell’andamento dei contagi.

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«Vista la situazione delle ultime settimane, mi auguro che abbiano il buon senso di farci aprire prima, ovviamente con le dovute precauzioni. Già la stagione si preannuncia difficile, andare avanti così diventa impossibile e tanti posti di lavoro rischiano di andare persi». A parlare è Marco Amadio dello chalet Mojito di Porto Sant’Elpidio. In qualità di rappresentante del Silb (Sindacato italiano locali da ballo) ha scritto al governatore Luca Ceriscioli.
 
«Finora ha dimostrato buon senso – spiega –, spero faccia altrettanto con noi che siamo autorizzati all’intrattenimento, ma che dobbiamo stare a guardare i clienti ammucchiati davanti ai locali che mettono musica senza alcuna regolamentazione». Diatriba storica e mai risolta, questa, che la mannaia del decreto ha livellato, rovinando anche i piani degli chalet. Niente serate a tema e balli vari per le prossime quattro settimane neppure per loro. «Non abbiamo parole. Per l’estate – racconta Lorenzo Cognigni di Bagni Pazzi, sempre a Porto Sant’Elpidio – avevamo un calendario di sessanta eventi. Eravamo entusiasti di ripartire, invece niente e il fatturato è sceso del settanta per cento. Speriamo che la situazione si sblocchi. Chi decide deve capire che così le attività muoiono. Un altro mese e finiremo del tutto in ginocchio».
Il circuito
La crisi dei locali contagia anche il circuito che gli gravita attorno. Fatto di gruppi musicali, service e maestranze varie, stoppati fino a metà luglio. Ma gli chalet, bene o male, cadranno in piedi. Tra spiaggia, cene e aperitivi, la stagione la porteranno a casa. Orfani delle “serate”, hanno virato sulla cucina. «È inutile girarci intorno: economicamente, questo rinvio è un male, ma eticamente capiamo che la situazione è difficile per tutti. Non siamo una discoteca, ma facevamo molta musica live. Finché non avremo comunicazioni ufficiali, non ripartiremo. Perciò, abbiamo deciso di non ci fossilizzarci sulle serate e di allargare lo chalet, in modo che gli ospiti possano stare ben distanziati», fanno sapere dal Calypso di Porto San Giorgio, che durante l’estate, catalizza una buona fetta della movida locale. E che adesso fa di necessità virtù.
La scelta
Più tavoli, ingressi contati e niente ordinazioni al bancone. Queste le misure prese per rispettare i vincoli per i locali. Ma non ditegli di mettersi a fare i controllori. «Già con le nuove regole è tutto più difficile – spiegano –, non possiamo fare anche i carabinieri. Primo perché noi vendiamo divertimento e secondo perché non è il nostro compito». Clima più disteso da Bagni Anna, a Casabianca di Fermo. Già dalla scorsa estate, lo chalet aveva ridotto le serate musicali. Quest’anno l’idea era di ricominciare, ma per adesso si temporeggia. «Il rinvio non ci ha toccato più di tanto – dice Matteo Pasquali –, ma, con mio grande dispiacere, noto che la movida si concentra a nord e a sud di Lido di Fermo e salta la fascia di mezzo, dove siamo noi. Perciò, stiamo cercando di ringiovanire un po’ il nostro target, sia a livello di spiaggia sia di eventi, se ce li lasceranno fare. Sappiamo che sarà una stagione un po’ particolare, ma ce la mettiamo tutta».
Le attese
E stasera, ballo o non ballo, si ricomincia. La movida, che nei primi weekend dalla fine dell’isolamento non ha proprio mostrato la sua faccia migliore, torna in scena. Oggi e domani, il lungomare di Porto San Giorgio (dalle 9 alle 20 tra via Maddalena di Canossa e via Trieste, fino all’una del giorno dopo tra via Polo e via Veneto) e quello di Lido di Fermo (dalle 15 alle 19.30 tra l’incrocio con via Uso di Mare e l’incrocio con via Alberti) saranno chiusi al traffico.
L’attenzione
Ma gli occhi sono tutti puntati sulla notte, quando la costa tornerà a essere presa d’assalto da giovani e giovanissimi.

Alle forze dell’ordine il compito di vigilare sul rispetto delle nuove regole, soprattutto dopo i bagordi di sabato scorso, quando un gruppetto di ragazzini ubriachi se le sono date di santa ragione. I problemi maggiori si sono verificati sul lungomare di Porto San Giorgio anche se osservato speciale è anche il centro di Porto Sant’Elpidio, in particolare via Battisti, piena di locali molto gettonati dai giovani.

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