Pesaro, lo scorso 18 marzo il Covid sembrava imbattibile: 200 ricoverati in un giorno a Marche Nord

Pesaro, lo scorso 18 marzo il Covid sembrava imbattibile: 200 ricoverati in un giorno a Marche Nord
Pesaro, lo scorso 18 marzo il Covid sembrava imbattibile: 200 ricoverati in un giorno a Marche Nord
di Thomas Delbianco
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Sabato 13 Giugno 2020, 04:15

PESARO - Il 18 marzo è stato il giorno più critico nell’emergenza Coronavirus. Giorno nel quale Marche Nord ha ricoverato 200 pazienti positivi e si sono registrati ben 100 nuovi casi di infezione. Due mesi dopo, il 17 maggio, sono state chiuse le porte della rianimazione Covid, dopo aver attivato fino a 46 posti letto di terapia intensiva e 110 dimessi in totale.

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Sono le due date che resteranno impresse nella gestione dell’emergenza Coronavirus dell’azienda ospedaliera Marche Nord di Pesaro e Fano. I numeri, tanti numeri quelli forniti ieri dai vertici dell’azienda ospedaliera, sui quali hanno fatto leva anche per rispondere alle critiche. Nel report fornito con le slides dal direttore generale di Marche Nord Maria Capalbo, l’incidenza provinciale si è mantenuta elevata fino circa alla metà del mese di aprile (incidenza pari a circa 20 casi su 100.000 abitanti). In questi numeri si concentra la sintesi della pandemia di Covid-19 che le strutture ospedaliere del territorio della Provincia di Pesaro-Urbino hanno affrontato nei mesi del picco di marzo e aprile scorsi. 
 
La verità dei numeri
Numeri rappresentati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina, che ha visto insieme i vertici dell’azienda ospedaliera Marche Nord quelli dell’Area Vasta 1. Nelle Marche si segnalano circa 6.840 di casi positivi, di cui il 40,79% relativo a pazienti residenti nella Provincia di Pesaro-Urbino. Nella provincia è stato diagnosticato anche il primo caso della regione, il 25 febbraio. Il giorno successivo, il 26 febbraio, sono stati diagnosticati i primi 2 casi dai professionisti dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord. In breve tempo, nella fase 1 della pandemia, secondo i dati forniti ieri, l’Azienda ospedaliera è passata da tredici di posti letto di terapia intensiva a 46, incrementando del +253% la dotazione, aggiungendo a questi 98 posti letto di medicina sub intensiva, che si sono andati a sommare ai 18 posti letto di malattie infettive, per un totale di 151 posti letto dedicati al ricovero di pazienti positivi. Dai reparti Covid dell’Azienda sono stati dimessi 920 pazienti. In merito ai ricoveri presso l’Azienda Marche Nord i numeri registrano un trend in aumento per tutto il mese di marzo, fino a raggiungere il picco di ricoveri ospedalieri il 18 marzo, giorno in cui si segnalano oltre 200 ricoveri presso le strutture ospedaliere. Marche Nord ha registrato il maggior numero di casi ospedalizzati contemporaneamente a livello regionale. «La riduzione della curva osservata attorno al 20 marzo non è dovuta ad una diminuzione dell’incidenza di Covid-19 - hanno spiegati i vertici di Marche Nord - ma al trasferimento dei pazienti ricoverati a Marche Nord verso altre strutture territoriali dedicate all’accoglienza di pazienti post-critici (Fossombrone, Galantara) e presso ospedali per acuti delle altre zone delle Regione interessate in misura minore dalla pandemia (San Benedetto del Tronto)». Una parte del report è dedicata all’attività svolta in urgenza-emergenza. 
La risposta dell’emergenza
I Pronto soccorso dei presidi di Fano e Pesaro dall’inizio della pandemia hanno accolto 10.543 pazienti dal 26 febbraio scorso, di cui 2.120 accessi relativi a pazienti che presentavano sintomi respiratori sospetti per Covid-19. I dati raccontano di 1.236 accessi dal 6 al 22 marzo, di cui 605 relativi a pazienti con sintomi respiratori sospetti per il virus.

Veniamo ai tamponi: Marche Nord ne ha analizzati quasi 23 mila, anche per l’Area Vasta. In particolare il 16 marzo, al pronto soccorso si sono registrati 62 tamponi positivi, a fronte di 82 campioni testati, con una positività pari al 76%. In merito all’Area Vasta 1, sono state attivate, 4 Unità speciali per la continuità assistenziale, e come ha riferito il direttore Romeo Magnoni, sono stati 15.286 i pazienti presi in carico dalla sanità territoriale.

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