FERMO- Casina delle Rose, interviene il gruppo di maggioranza “La città che vogliamo” attraverso il consigliere Manolo Bagalini, il quale premette che «la spesa per la ristrutturazione, circa 3 milioni, andrebbe a gravare sulle casse comunali.
Anche quando durante il primo mandato Calcinaro ero parte della minoranza, sono stato favorevole all’alienazione al privato con il vincolo del mantenimento della struttura alberghiero-ricettiva: tale parere era condiviso da gran parte dell’opposizione, così come lo è oggi anche alla luce delle esternazioni del capogruppo del Pd Vallasciani. Non funzionale ai bisogni della città e alla storia stessa della Casina neppure l’ipotesi di utilizzarla per un ulteriore polo culturale, che si andrebbe ad aggiungere al già ampio elenco dei siti in carico all’amministrazione quali, ad esempio, San Filippo Neri, il Terminal, Palazzo dei Priori, il Teatro dell’Aquila, senza dimenticare i progetti in divenire di nuovi contenitori, come Fontevecchia, l’ex scuola Betti e il nuovo palazzo Preziotti.
A fronte di tale nutrito patrimonio e della crescente presenza di turisti in città, risulta chiaro l’interesse a mantenere la destinazione nella funzione per la quale è nata: essere un albergo.
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