AMANDOLA E’ furibondo il sindaco Adolfo Marinangeli sul fatto increscioso che nella notte tra il 1° e il 2 gennaio il Punto di primo intervento dell’ospedale di Amandola sia rimasto senza medico e solo con un infermiere. Ancor più grave, secondo il sindaco, non essere stato informato per tempo.
I tempi
«Abbiamo ricevuto una email dall’Ast 4, in cui mi si avvisava della mancanza del medico, solo intorno alle ore 13 di sabato 30 dicembre, quando gli uffici comunali erano già chiusi. Una comunicazione, oltretutto, avvenuta in modo anomalo e irrituale. Solo nel pomeriggio dell’1 sono stato avvisato da un operatore sanitario del Ppi e ho scritto una pec a prefetto e Ast per salvaguardare la sicurezza del territorio. Prefetto che si è subito attivato chiedendo spiegazioni alla stessa azienda sanitaria.
Un fatto gravissimo e senza possibilità di confronto per trovare una soluzione», continua il sindaco. Marinangeli però lancia l’allarme per il futuro. «Arrivano segnali che possa ripetersi la mancanza di medico nel Ppi nell’arco notturno.
La nota
Intanto l’Ast rassicura e in una nota, che abbiamo anticipato ieri, «conferma l’apertura del Punto di primo intervento di Amandola 7 giorni su 7 h24. Il presidio di Amandola è fondamentale per garantire risposte ai bisogni sanitari del territorio montano».
La scelta
«Per questo motivo, ribadendo l’attenzione per le esigenze del territorio montano – dice il dg Roberto Grinta - è prevista a giorni la pubblicazione di un nuovo avviso per incarichi a medici convenzionati a quota oraria con assegnazione esclusiva proprio per Amandola».