Bollette gas e luce, i bonus scadono a fine mese: a ottobre parte lo schema doppio, cosa cambia e per chi

Il prossimo 30 settembre scadono i bonus in bolletta e il governo ha intenzione di rinnovarne solo alcuni. Gli aiuti, quindi, cambieranno pelle. L'obiettivo principale, però, rimane tutelare le famiglie a basso reddito.

Una bolletta del gas e della luce, con il conteggio di quanto bisogna pagare in un mese
Una bolletta del gas e della luce, con il conteggio di quanto bisogna pagare in un mese
di Giacomo Andreoli
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Lunedì 4 Settembre 2023, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 16:40

I bonus in bolletta stanno per scadere. Il prossimo 30 settembre, a oggi, sarebbe l'ultimo giorno per gli aiuti su gas e luce. Il governo non si è ancora espresso apertamente su quale sarà la strategia per i prossimi mesi, ma l'idea è partire a ottobre con un nuovo schema doppio, da far valere fino a fine anno: bonus sociale rinnovato per le famiglie con reddito medio e basso, e nuovi aiuti per tutti gli altri, ma solo sull'energia elettrica e se il prezzo supera una certa soglia.

Nell'ultimo trimestre dell'anno, quindi, milioni di persone potrebbero vedere tornare l'Iva sul gas o la parte di oneri di sistema che finora, dall'inizio della crisi energetica, era stata azzerata. L'effetto complessivo in bolletta, però, è tutto da verificare, perché negli ultimi mesi il prezzo del gas si è tenuto basso al mercato di Amsterdam, viaggiando poco sopra ai 30 euro al megawattora. Ecco quindi cosa cambierà dal 1° ottobre.

La riforma del bonus sociale gas e luce

Come confermato a Il Messaggero dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, sicuramente verrà confermato il bonus sociale per le famiglie a basso reddito. Si tratta dell'aiuto in bolletta, dall'importo variabile in base ai componenti della famiglia e l'Isee, che sterilizza gran parte degli aumenti su gas e luce degli ultimi due anni.

Entro fine anno la misura potrebbe essere addirittura rafforzata, almeno per chi ha un indicatore di ricchezza familiare molto basso. Forse già dal 1° ottobre saranno infatti definiti i nuovi scaglioni di accesso allo sconto a seconda del reddito Isee (oggi 15mila euro per i nuclei con meno di 4 figli e 30mila per chi ha più di 4 figli). E il nuovo modello, con platea ampliata, garantirà livelli più alti di sconto per i livelli più bassi di Isee.

A tracciare la rotta di una riforma cara al governo è stato negli ultimi mesi il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini. Ma attenzione, l’idea è che da ora in poi il costo del bonus non gravi più sulle altre famiglie, quelle non coinvolte dagli aiuti, secondo lo schema applicato finora, fatta salva la “componente integrativa” finanziata dal governo in tempi di emergenza. 

Il possibile stop a gennaio

Quest’anno è atteso un incremento della platea delle famiglie che beneficeranno del bonus luce e gas fino a circa 7,5 milioni di nuclei complessivamente. A partire dal 1° gennaio 2024, però, se i prezzi del Ttf di Amsterdam continueranno ad essere molto bassi, senza nuove fiammate, il bonus sociale potrebbe tornare alla vecchia formulazione pre-crisi.

«Se a partire dal 2024 si ripristinassero le normali condizioni di erogazione del bonus (pari al 305 del costo annuale per il settore elettrico e del 15 per il settore gas)», aveva spiegato lo stesso Besseghini a luglio, «con assunzioni prudenziali sulla platea questo determinerebbe un onere per la finanza pubblica di circa un miliardo». Un conto che si confronta con i 4,4 miliardi spesi per i bonus nel 2022 grazie a un rafforzamento dei sussidi pari a 3,8 miliardi.

Come cambiano gli aiuti in bolletta

E per gli altri cosa cambia? Quasi sicuramente salterà la sforbiciata all’Iva del gas, attualmente ridotta al 5% (anche per i servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano), sia per usi civili che industriali. Tornerebbe così al 10% per i cittadini e al 22% per le imprese

Salterebbe anche l'azzeramento degli oneri di sistema, già in parte rivisto lo scorso aprile, con il ritorno di questi costi sulla luce e la riduzione dello sconto sul gas.

Ma se i prezzi del gas e della luce salissero troppo in alto? In campo c'è il bonus riscaldamento, per ora mai applicato dall'esecutivo, ma la cui partenza è prevista proprio dal 1° ottobre.

L'annuncio c'è già stato, così come la dotazione da un miliardo (che poi si è ridotto a 870 milioni circa per destinare fondi all'alluvione in Emilia Romagna) è già stata prevista. Quando arriverà l'apposito decreto del ministero dell'Ambiente, il bonus dovrebbe partire. Sarà assegnato in quota fissa, senza distinzioni di reddito, ma differenziato in base alle aree climatiche (più alto dove fa più freddo, più basso dove fa più caldo). Varrebbe per tutti, tranne chi riceve già il bonus sociale, ma esclusivamente per il riscaldamento. Spetterà comunque all’Arera definire le modalità applicative e la misura del contributo. In ogni caso l'aiuto partirebbe solo se il gas supera la soglia dei 45 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam.

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