Spari al canile, un uomo uccide
moglie e suocera poi si toglie la vita

Il canile provinciale di Rovigo
Il canile provinciale di Rovigo
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Venerdì 26 Febbraio 2016, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 21:31

ROVIGO - Tragedia al canile rifugio provinciale di Fenil del Turco, coinvolta una famiglia. Un uomo, quarantenne albanese chiamato da tutti Rino che vive a Boara Polesine, ha ucciso la moglie e la suocera Maria Askarov, custode della struttura, moldava d'origine, poi si è tolto la vita, secondo le notizie che si apprendono al momento. La suocera, che ha anche un figlio adolescente, faceva appunto la custode al rifugio fin all'apertura nel 2007, vivendo nella casa appositamente realizzata. Da un paio di mesi ospitava anche la figlia trentenne, che si era separata dal marito e aveva portato con sé i due figli piccoli, un maschio e una femmina. Il marito di quest'ultima giovedì  era andato nella casetta accompagnato dai carabinieri, perché voleva vedere i due bambini, che lei non gli permetteva di visitare.
 



Oggi verso le 18.30 è tornato, armato, e si è compiuta la strage. Un testimone racconta che il marito è uscito alla casetta sanguinante, per poi morire in mezzo alla stradadicendo: "Cosa ha fatto ai miei figli!". I bambini risultano fortunatamente illesi. In quel momento al canile si trovavano anche due volontari, Claudio Cesaretto e Sara Brandolese. Lui si trovava dentro il rifugio, lei stava dando da mangiare ai cani. Hanno sentito gli spari. Sul posto sono accorsi i carabinieri, con la zona che è stata bloccata nell'unica strada di accesso, e i due testimoni sono stati portati via.

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