FANO - Non è la prima volta che capita e il timore è che non sia stata l’ultima. «In vent’anni di attività avevo notato una progressiva riduzione del fenomeno ma in questi mesi c’è stata una dolorosa escalation» rivela amareggiata Cecilia Tornimbeni, presidente della onlus Melampo che si è trovata ad accogliere otto cuccioli abbandonati all’interno di uno scatolone lungo la stradina che conduce al canile del Ragano, sempre in zona Tre Ponti.
L’allarme di un passante
Un passante ha avvertito i volontari che a loro volta hanno informato il servizio veterinario dell’Asur. La palla è passata a quel punto a Melampo che ne ha competenza e che con Giorgia, una delle sue operatrici, è impegnata praticamente h24 ad occuparsi degli otto cagnolini, ai quali occorre assicurare una poppata ogni due ore e condizioni stabili di temperatura garantite da un termoforo. Oltretutto due dei cuccioli, entrambi femmine, non se la passano troppo bene. Una emergenza con tutti i crismi nemmeno paragonabile a quella che si era materializzata in occasione di due recenti abbandoni. In quei casi il sospetto è che le cucciolate arrivassero da fuori «e se non altro si trattava di animali già svezzati.
Qui siamo di fronte ad esemplari con non più di tre giorni di vita» prosegue la Tornimbeni mentre sui social comparivano parole durissime nei confronti del responsabile dell’accaduto («sicuramente della zona»), accusato di essere indifferente alla disperazione della mamma, al rischio morte che sta facendo correre ai cuccioli e al superlavoro che attende ora i volontari. «Non ci sono giustificazioni.
Come dare contributi
Chi lo desidera può allora versare un contributo sul conto corrente intestato all’associazione Melampo (IBAN IT37W0623024300000030935480) indicando la causale “Latte cuccioli”. Qualcuno si sta intanto interessando anche per l’adozione «ma quella – precisa la Tornimbeni – non potrà essere autorizzata prima del compimento del secondo mese di vita». E comunque questi cuccioli da adulti assumeranno dimensioni impegnative.