Ruba al gattile di Pesaro, sconta la pena lavorando per il canile. Ecco la legge del contrappasso

Ruba al gattile, sconta la pena lavorando per il canile. Ecco la legge del contrappasso
Ruba al gattile, sconta la pena lavorando per il canile. Ecco la legge del contrappasso
di Luigi Benelli
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Martedì 28 Febbraio 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 18:20

PESARO  - Rubava le crocchette al gattile, ma il reato è stato estinto con i lavori socialmente utili. E per la legge del contrappasso, l’uomo ha svolto delle ore di attività aiutando il canile di Pesaro. 

 
Quasi un caso da manuale quello che ieri è finito davanti al giudice dopo la denuncia dei responsabili del ricovero per gatti che avevano iniziato a scoprire le sottrazioni di cibo destinato ai mici senza padrone nel gennaio 2020.


Il ladro di crocchette è un pesarese di 60 anni finito a processo per furto aggravato perché si sarebbe impossessato in più occasioni dei croccantini destinati a sfamare gli ospiti delle colonie feline in Strada Borgheria gestite dall’associazione Animalia.

Le ciotole erano state predisposte dai volontari per poter nutrire i gatti randagi che si avvicinavano alle due colonie. Motivo per cui il furto è aggravato dal fatto che le crocchette erano esposte alla pubblica fede. Ma i volontari avevano notato diverse volte le mancanze del cibo per i mici dalle ciotole predisposte così hanno deciso di andare a fondo e grazie all’aiuto delle telecamere, hanno capito chi poteva essere il responsabile.

Smascherato e denunciato mentre asportava crocchette


E quando l’uomo è tornato per riappropriarsi di qualche crocchetta a sbafo è stato smascherato e denunciato senza riuscire però impossessarsi del cibo, motivo per cui il pensionato ha dovuto rispondere davanti al giudice anche di tentato furto aggravato. Ieri, difeso da Emanuela Manna, il 60enne ha estinto il reato dopo aver portato le prove di aver eseguito alcune ore di lavori socialmente utili tramite la cooperativa T41 al canile.
L’istituto dei lavori socialmente utili prevede condotte riparatorie di pubblica utilità da svolgere con associazioni per poter cancellare la condanna e riparare socialmente a quanto fatto.
 

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