La politica affonda il Parco Marino. Antonini: «Non sarà creato dove non è utile»

IL summit a Cupra Marittima
IL summit a Cupra Marittima
di Alessandra Clementi
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Sabato 13 Maggio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 11:44

SAN BENEDETTO - «La politica non ha alcuna intenzione di realizzare un Parco marino dove non ce ne è bisogno». Parole pronunciate dall’assessore regionale alle attività produttive Andrea Antonini nell’assemblea pubblica organizzata a Cupra sul tema del Parco marino che ha visto una netta bocciatura di questo progetto. Intanto questo weekend inizia la raccolta firme contro l’istituzione del Parco marino presso il gazebo della Lega dalle 17 alle 19.30 e domani dalle 10 alle 12 in viale Secondo Moretti.


L’allarme


Si è svolta a Cupra un’assemblea pubblica sul tema dell’area marina protetta a cui hanno partecipato le associazioni di categoria e i rappresentanti politici.

A dare voce alla Cooperativa dei vongolari Covopi è stato il presidente Gerardo Fragoletti che ha spiegato: «Noi veniamo etichettati come il male assoluto, eppure peschiamo un’ora per 80 giorni l’anno. L’Ispra ha detto chiaramente che l’area marina non permetterà escamotage quindi in questo tratto, se venisse realizzato il Parco marino, verrebbe interdetta la raccolta di vongole per tutti i 26 chilometri di litorale. Dovremmo spostarci verso Porto San Giorgio. Stiamo parlando di 57 imprese che non possono sparire e come contropartita non ci offrono nulla».

A seguire l’esperienza del vicino Abruzzo con l’area marina del Cerrano a parlarne Giovanni Di Mattia della Cogevo: «Nel 2010 arrivò un decreto dal Ministero che istitutiva l’area marina in Abruzzo, ci siamo opposti attraverso un ricorso al Tar con tanto di richiesta della sospensiva ma non venne riconosciuta e la pesca delle vongole fu cancellata nonostante il corridoio concesso dalla Regione Abruzzo. Senza dimenticare che l’area marina protetta del Cerrano non ha portato alcun beneficio». A fargli eco Pietro Aureli di Cupra Mare Balneari il quale ha tuonato: «Fanno gli ambientalisti poi realizzano il lungomare di cemento, piuttosto chiudessero gli scarichi dei fiumi».

Sul fronte della politica il consigliere della Lega di San Benedetto Marinangeli ha parlato di un intervento nutile, riferendosi al Parco marino, che avrebbe ripercussioni negative anche sull’economia ittica. A seguire l’assessore regionale Antonini ha spiegato: «Nessuno ha un pregiudizio verso i parchi marini, però bisogna valutare i motivi. In questo caso non ci sono biodiversità da tutelare. La Regione Marche condivide questa posizione. Nessuno ci deve convincere, dobbiamo essere attenti soprattutto ai funzionari, essendoci interlocuzioni con il Ministero». 


La scelta


Finora a tirarsi indietro è stato il Comune di Cupra, lo ha ribadito il sindaco Alessio Piersimoni che ha scritto una lettera della Direzione per il Patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente: «La scelta del Parco marino non è in linea con il livello di antropizzazione del nostro litorale, che per il 60% non ha concessioni per salvaguardare l’ambiente nonostante la crescita turistica balneare. La vongola ha caratterizzato la storia economica di Cupra e non può sparire».

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