SAN BENEDETTO - «La politica non ha alcuna intenzione di realizzare un Parco marino dove non ce ne è bisogno». Parole pronunciate dall’assessore regionale alle attività produttive Andrea Antonini nell’assemblea pubblica organizzata a Cupra sul tema del Parco marino che ha visto una netta bocciatura di questo progetto. Intanto questo weekend inizia la raccolta firme contro l’istituzione del Parco marino presso il gazebo della Lega dalle 17 alle 19.30 e domani dalle 10 alle 12 in viale Secondo Moretti.
L’allarme
Si è svolta a Cupra un’assemblea pubblica sul tema dell’area marina protetta a cui hanno partecipato le associazioni di categoria e i rappresentanti politici.
A seguire l’esperienza del vicino Abruzzo con l’area marina del Cerrano a parlarne Giovanni Di Mattia della Cogevo: «Nel 2010 arrivò un decreto dal Ministero che istitutiva l’area marina in Abruzzo, ci siamo opposti attraverso un ricorso al Tar con tanto di richiesta della sospensiva ma non venne riconosciuta e la pesca delle vongole fu cancellata nonostante il corridoio concesso dalla Regione Abruzzo. Senza dimenticare che l’area marina protetta del Cerrano non ha portato alcun beneficio». A fargli eco Pietro Aureli di Cupra Mare Balneari il quale ha tuonato: «Fanno gli ambientalisti poi realizzano il lungomare di cemento, piuttosto chiudessero gli scarichi dei fiumi».
Sul fronte della politica il consigliere della Lega di San Benedetto Marinangeli ha parlato di un intervento nutile, riferendosi al Parco marino, che avrebbe ripercussioni negative anche sull’economia ittica. A seguire l’assessore regionale Antonini ha spiegato: «Nessuno ha un pregiudizio verso i parchi marini, però bisogna valutare i motivi. In questo caso non ci sono biodiversità da tutelare. La Regione Marche condivide questa posizione. Nessuno ci deve convincere, dobbiamo essere attenti soprattutto ai funzionari, essendoci interlocuzioni con il Ministero».
La scelta
Finora a tirarsi indietro è stato il Comune di Cupra, lo ha ribadito il sindaco Alessio Piersimoni che ha scritto una lettera della Direzione per il Patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente: «La scelta del Parco marino non è in linea con il livello di antropizzazione del nostro litorale, che per il 60% non ha concessioni per salvaguardare l’ambiente nonostante la crescita turistica balneare. La vongola ha caratterizzato la storia economica di Cupra e non può sparire».