Un turbo alle imprese delle Marche con 200 milioni dell’Ue. L’assessore Antonini: «Siamo tra le regioni più virtuose»

Fondi europei per ricerca, sviluppo, innovazione e credito

Un turbo alle imprese delle Marche con 200 milioni dell’Ue
Un turbo alle imprese delle Marche con 200 milioni dell’Ue
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:41

ANCONA Quasi 200 milioni per il futuro delle imprese marchigiane. Sono le risorse messe sul piatto dalla Regione Marche grazie ai fondi comunitari, una dote illustrata ieri dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini. «È una autocelebrazione che presuppone la voglia di non fermarsi» ha scherzato coi giornalisti l’assessore. Ma non troppo: «Siamo tra le prime Regioni italiane per assegnazione di fondi eruopei alle imprese». Quattro i capitoli di spesa previsti: ricerca e sviluppo, innovazione, investimenti produttivi e credito per le imprese.

I risultati attesi

 «L’aver investito oggi - spiega Antonini - ci permetterà di vedere i primi risultati tra un paio d’anni». Una chiamata, quella della Regione, cui le imprese hanno risposto in massa. «Non è avanzato un euro, tutte le risorse disponibili sono state occupate» racconta l’assessore. Ma di quali risorse stiamo parlando, in concreto? Il dato disaggregato racconta poco. Con ordine, prima la ricerca e lo sviluppo: 49 milioni di euro (di cui 45 già messi a bando). Scorrendo i numeri forniti dagli uffici, emerge come per i 45 milioni già messi a disposizione siano stati presentati 254 progetti. Per accontentare tutti sarebbero serviti 110 milioni di euro. Ancora più incisivo il dato che riguarda il valore degli investimenti che le aziende andranno a compiere coi contributi comunitari: 190 milioni di euro. 433 le imprese che hanno partecipato, comprese 65 realtà non presenti nelle Marche ma intenzionate ad arrivarci. Nel novero anche 39 startup.

Il denaro erogato potrà essere speso per semplificazione amministrativa, collaborazioni con startup come fornitrici di innovazione ed anche per il benessere dei dipendenti - come nel caso della flessibilità dell’orario di lavoro. Poi le innovazioni. Il totale è di 44,8 milioni di euro ma 16,7 milioni sono stati destinati allo scorrimento di alcune graduatorie relative alla programmazione 2014-2020. Nello specifico, complessivi 345 progetti tra la transizione tecnologica e digitale ed il riorientamento e la diversificazione dei mercati (permettere alle imprese di operare a livello internazionale).

I restanti 28 milioni di euro sono stati suddivisi in sette capitoli di spesa con ognuno una dotazione propria. Qualche esempio: 5 milioni ciascuno sono andati ai settori moda, sistema casa e meccanica, 4 milioni all’agroalimentare. Sempre 5 milioni sono stati riservati alle piccole e medie imprese che si trovano nei borghi. In questi casi, la scadenza del bando è fissata per il 28 marzo.

Doppia transizione

Le imprese potranno sfruttare queste risorse per la transizione digitale ed ecologica così come per reclutare nuove figure professionali avanzate o per il marketing in altri mercati. La dote più grande è andata agli investimenti produttivi, cioè 70 milioni di euro. A bando sono andati già 37,6 milioni di euro e sono stati finanziati 25 piani industriali dal valore complessivo degli investimenti di 177 milioni e 803 posti di lavoro generati. Previsti finanziamenti specifici anche per le realtà più piccole come i 9 milioni per le piccole e medie imprese e gli altri 9 milioni per l’artigianato ed 2 milioni per le cooperative (in questo ultimo caso i progetti sono ancora in fase di valutazione). Si aprirà l’11 marzo, invece, il bando per le “infrastrutture per lo sviluppo imprenditoriale” . Infine il credito alle imprese. L’importo complessivo che dovrebbe arrivare in Regione è pari a 91 milioni di euro. Per ora, però, soltanto 28,1 milioni sono effettivamente arrivati e di questi soltanto 20 sono già andati a bando. L’uso: finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto che possono coprire il 100% di investimenti nel settore energetico sostenibile ma anche finanziamenti bancari assistiti. Tramite E questo è il presente.

Le start up

Nel futuro più prossimo possiamo già dare per scontati ulteriori bandi. Arriveranno 12/14 milioni di euro per l’internazionalizzazione innovativa delle imprese così come altri 9,5 milioni per la nascita e lo sviluppo di startup e 20 milioni per le energie rinnovabili a servizio delle imprese. «Oggi creiamo le condizioni perché le imprese possano trarre benefici domani» ha concluso l’assessore Antonini. «C’è stata un’overdose di richieste - conclude - a dimostrazione della bontà dei bandi stessi».

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