«Un’autostrada arretrata è inutile, il 93% del traffico è dentro la città» Il Comitato “Io resto qui” smentisce il sindaco: ecco come

Una parte del progetto
Una parte del progetto
di Laura Ripani
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Sabato 12 Febbraio 2022, 05:40

SAN BENEDETTO - La pietra tombale posta dal sindaco Antonio Spazzafumo sulla circonvallazione provoca la reazione del comitato “Io resto qui” che, anche dopo la presentazione della Mozione sulla sanità, ritirata in extremis, tuona.


Rimarca la volontà dei 4mila cittadini che hanno firmato affinché l’ospedale Madonna del Soccorso resti dov’è sostenendo e sottoscrivendo la necessità di potenziarlo ma non delocalizzarlo. «Chiediamo ai nostri amministratori di sollecitare la Regionale - scrive il Comitato - a costituire una commissione tecnica per valutare con trasparenza se sussistono le possibilità di intervenire sulla struttura attuale anche con nuovi interventi o di procedere a nuova ubicazione». Ma, prima di parlare di ubicazione dell’ospedale ciò che sta più a cuore ai cittadini è arrivarci perché quando c’è l’urgenza ogni istante è prezioso. 


E così ecco che l’ arretramento dell’autostrada diventa questione dirimente: «Questo studio - spiega il Comitato - è stato già fatto e poi decaduto per gli elevati costi e per le perplessità dei sindaci dei territori per il consumo di suolo e la forte cementificazione del territorio.

Dell’arretramento dell’A14 la nostra città non trae beneficio: abbiamo invece bisogno di un by pass nord/sud e viceversa. Dalla Statale 16 o dal porto facendo ulteriori accessi per arrivare all’autostrada liberalizzata il percorso sarebbe in salita e attraverserebbe zone già residenziali. Da più di uno studio del traffico che congestiona la città, commissionati dalle precedenti amministrazioni, è emerso che gli intasamenti sono prodotti per il 93% da mezzi locali cioè da coloro che circolano da San Filippo a Porto d’Ascoli e viceversa. Il nostro staff di ingegneri ha realizzato un progetto di una nuova viabilità sotto le colline in grado di sollevare dalle auto le tre direttrici che attraversano San Benedetto che ora più che mai hanno bisogno di una soluzione urgente». Il progetto del Comitato permette facilità di spostamento dei veicoli: da un lato all’altro della città, le zone centrali, l’ospedale, Santa Lucia e gli insediamenti produttivi collinari e anche in prospettiva del terzo braccio del porto.

«Servirebbe in maniera ottimale - chiudono il presidente Piunti e il suo gruppo - il traffico portuale in vista del suo sviluppo commerciale e cantieristico, portando economia a quel settore che manca di una viabilità adeguata. La nuova infrastruttura verrebbe realizzata con il massimo rispetto per l’ambiente poiché quasi tutto il tracciato passerebbe in galleria, ridotto impatto ambientale e contenuti tempi di realizzo, evitando espropri di aree private». 


Insomma una soluzione ideale che risolverebbe intasamenti e file, soprattutto in estate e darebbe slancio all’economia.

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