San Benedetto, allagamenti e proteste: «Il collettore mai entrato in funzione. Pronto da tre anni»

San Benedetto, allagamenti e proteste: «Il collettore mai entrato in funzione. Pronto da tre anni»
San Benedetto, allagamenti e proteste: «Il collettore mai entrato in funzione. Pronto da tre anni»
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 07:40

SAN BENEDETTO  - «Da tre anni attendiamo che entri in funzione il nuovo collettore e intanto ci allaghiamo».  L’ira dei residenti che lunedì hanno visto garage e scantinati trasformati in laghi a San Benedetto. «Quando entrerà in funzione l’impianto fognario ultimato già da tre anni e costato 2,5milioni di euro su viale dello Sport? Forse si aspetta il morto?». Sono le parole forti di Alfredo Isopi presidente del comitato di quartiere Marina di sotto che lamenta gli allagamenti registrati in occasione dell’acquazzone di lunedì scorso, dove l’intera città è andata sott’acqua. 


Il collettore mai avviato 


Zona Ballarin, San Pio X, la Rotonda di Porto d’Ascoli, via Calatafimi allagati mentre i sottopassi e le strade sono stati chiusi, circa 40 gli interventi dei vigili del fuoco.

Cronaca di un nubifragio in piena estate che ha mandato in tilt la città. Un acquazzone durato circa un’ora che ha messo la Riviera in ginocchio. Diverse auto sono rimaste bloccate nei vari pontini a cominciare da quello di via Fiscaletti e di via Virgilio. Quanto basta per sollevare l’ira dei residenti, a cominciare dal presidente del quartiere Marina di sotto Alfredo Isopi che torna a tuonare: «Quando entrerà in funzione il nuovo impianto fognario? Intervento che è costato la vita anche a un operaio, e che ancora non vede la luce. Se avesse funzionato l’impianto non ci sarebbero stati tutti gli allagamenti che si sono registrati in questa zona. L’acqua arriva dalla collina passando per la statale 16 quindi diventa un fiume di terra che si riversa nel nostro quartiere. E’ vero che sono caduti oltre 40millimetri di pioggia in un’ora ma le conseguenze potevano essere attutite». La zona di Pio X ha visto la chiusura del sottopasso di via Virgilio e strade diventate dei veri torrenti a cominciare da via Lombroso, ma anche la zona di via San Pio X con garage e scantinati allagati. A fare eco alle parole del presidente è il residente Lanfranco Pezzoli: «Nella nostra zona si sono registrati allagamenti in via Volta, via Catullo, via Voltattorni e via Lombroso. Da tempo lamentiamo la mancata attivazione del collettore delle acque meteoriche di viale dello Sport, ho cercato di coinvolgere politici sia locali che nazionali e la stessa Ciip ma a oggi nessuna risposta». 


Qui Porto d’Ascoli 


Non è andata meglio a Porto d’Ascoli dove in questa occasione si è registrato un allagamento alla Rotonda Salvo D’Acquisto in piena zona turistica, tanto che i bagnanti hanno dovuto attendere che defluisse l’acqua. «Gli allagamenti tra via San Giacomo e via Mare- spiega il presidente del quartiere Mare Leo Sestri – sono un problema che ci trasciniamo da anni e che si aggrava. A questo va aggiunto la chiusura del sottopasso di via Mare e l’allagamento tra via dei Mille e via Cherubini,il mercatino del lunedì è stato allestito con ritardo». 


Piccoli lavori 


La stessa viale De Gasperi si è riempita di acqua come una conca, nonostante i recenti interventi anche al sistema fognario, con tanti negozi costretti a liberarsi dall’acqua che ha superato i marciapiedi ed è entrata nei negozi. Altra zona che ha risentito della bomba d’acqua è stata quella del Ballarin tra via Morosini e via Fiscaletti trasformati in fiumi. La riflessione di un politico di razza come l’ex assessore Antonio Felicetti, oggi residente del centro: «Una città allagata per 30 minuti di pioggia. Una saggia amministrazione dovrebbe dare priorità ad una manutenzione generale di fogne, marciapiedi, asfalti. Va bene opere grandi come il Ballarin ma capisco meno investimenti corposi per grandi interventi non richiesti da nessuno».
 

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