Stop alle occupazioni selvagge: «Finita l’emergenza si cambia il regolamento. Ecco come sarà»

I dehors
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di Alessandra Clementi
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 07:05

SAN BENEDETTO - Stop all’occupazione libera e selvaggia. La giunta Spazzafumo pronta a presentare una nuova delibera tesa a regolamentare la presenza di tavolini, sedie e ombrelloni davanti a bar e ristoranti. L’obiettivo quello di cambiare regime e non consentire più il “libera tutti” a cui si è assistito finora. 


«Non consentiremo più l’occupazione libera così come avvenuto durante il mandato Piunti- afferma il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Tonino Capriotti - soprattutto non sarà più consentito il silenzio assenso.

Non esiste che qualcuno occupi uno spazio e, se l’amministrazione non interviene attraverso i vigili, tutto sia consentito. Ora verranno rilasciate le autorizzazioni e le occupazioni solo dietro precisa richiesta. Basta all’occupazione selvaggia e soprattutto stop a tavolini e sedie su stalli dei parcheggi o su aree verdi». Si intravede un pugno ferro da parte dell’amministrazione che intende concedere spazi ma fissando delle regole ben precise tese a garantire la fruibilità del centro da parte dei pedoni. Nei vicini Comuni di Grottammare e Ascoli sono già state rese note le nuove regole in materia di occupazione anche in vista della scadenza del prossimo 31 marzo e molti operatori in Riviera stanno sollecitando per sapere come devono organizzarsi. Capriotti precisa che la delibera è in fase di redazione e a breve verrà portata sul tavolo della giunta comunale.

Un regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, da redigere ex novo con la supervisione della Soprintendenza, era l’iter intrapreso dall’amministrazione Piunti, poi è arrivata la pandemia a congelare tutto e le maglie sono state allargate ampiamente. Come? Consentendo l’occupazione fino al 100% della superficie interna dei locali e fino a 100 metri di distanza dalla propria attività di somministrazione, con totale esenzione del pagamento della Tosap (tassa sull’occupazione di suolo pubblico). Questo si è tradotto in un’occupazione selvaggia dell’intera isola pedonale e non solo, con difficoltà soprattutto nelle serate più affollate anche di camminare in centro e districarsi tra sedie e divanetti che occupavano il salotto buono di San Benedetto. L’emergenza non è cessata e all’orizzonte c’è la scadenza del 31 marzo quale termine ultimo per poter godere delle deroghe. L’intenzione ovviamente è quella di una proroga ma con maglie più strette. 


Rimane il regolamento dehors da rivedere come la Soprintendenza sollecita da anni e che si è fermato a causa del Covid. Ma una volta che l’emergenza cesserà l’iter dovrà riprendere. Gli uffici comunali avevano ormai pronta una bozza che prevedeva l’ampliamento al 50% della superficie interna utilizzabile all’esterno dei locali e comunque un massimo di 50 metri quadrati per i dehors semiaperti e di 70 metri quadrati per quelli aperti, l’unica tipologia ammessa nell’isola pedonale erano gazebo senza chiusure laterali, ma solo l’impiego di fioriere per delimitare gli spazi, senza pedane e senza avvolgibili, ma solo ombrelloni a copertura.

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