Il cartello di divieto è giusto, ma è sulla spiaggia sbagliata: confusione tra i bagnanti

Il cartello di divieto è giusto, ma è sulla spiaggia sbagliata: confusione tra i bagnanti
di Marco Braccetti
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 09:51

SAN BENEDETTO - Un divieto d’accesso posizionato in un punto, ma valido in un altro. Ecco la surreale situazione che si registra lungo la spiaggia più settentrionale di San Benedetto, quasi ai confini con Grottammare. Lì, i bagnanti rispettosi delle regole sono mandati in confusione da una cartellonistica che sembra non rispecchiare la normativa vigente. 



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Facciamo un passo indietro, per inquadrare meglio la questione. Il 5 agosto scorso, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centrale ha emanato un’ordinanza d’interdizione all’utilizzo della spiaggetta subito a Nord del porto. La planimetria allegata al documento firmato dal presidente Rodolfo Giampieri non lascerebbe spazi a dubbi: il tratto interessato dalla limitazione è unicamente quello su cui s’affaccia la cosiddetta “cassa di colmata”.
 
Spazio utilizzato da molte persone, tra residenti e turisti, per portare al mare il proprio cane. Infatti, quello è (o “era”) l’unico arenile sambenedettese in cui la presenza di un amico a 4 zampe è (o “era”) tollerata. Nei giorni successivi all’emanazione dell’ordinanza, si sollevarono diverse polemiche tra i bagnanti-cinofili: «Finché non metteranno i cartelli di divieto, noi continueremo a venire» disse uno di loro. 

Ebbene: i cartelli li hanno messi, ma agli ingressi della spiaggia sbagliata. Da qualche giorno, una cartellonistica che richiama il divieto d’accesso campeggia nella spiaggia collocata nei pressi del ristorante “Puerto Baloo”. Una spiaggia, quest’ultima, davvero poco distante dall’arenile dedicato anche ai cani. Ma restano comunque due spazi ben distinti e separati. Mentre nessun cartello di divieto d’accesso è visibile nella spiaggetta che costeggia il Molo Nord. Insomma, sembra proprio che ci sia stato qualche “cortocircuito” nell’applicazione materiale di questo provvedimento. Un provvedimento che prende le mosse dal perdurare dell’emergenza-Coronavirus, con l’impossibilità di monitorare gli accessi alle spiagge libere rimaste fuori dal circuito delle prenotazioni. Un’esclusione che, va detto, riguarda anche la spiaggia della Riserva naturale della Sentina, all’estremo Sud del territorio sambenedettese. «In essa - hanno chiarito dal Comune - vigono le norme nazionali riguardanti il rispetto del distanziamento tra le persone». 

Niente per Fido Al di là del caos-cartelli, la sostanza è che San Benedetto attualmente non ha più uno spazio on the beach per accogliere cani e padroni. Una lacuna non di poco conto se si considera anche il movimento turistico, sempre maggiore, che generano le località “pet friendly”, ossia accoglienti anche per gli animali domestici. A tal proposito: nel maggio 2018, l’assessore al turismo Pierluigi Tassotti aveva anche annunciato una modifica al Piano di Spiaggia per creare due nuove spiagge dedicate ai cinofili. Una a Nord, una a Sud di S. Benedetto. Modifica non ancora effettuata. «Sono sempre di più i villeggianti che chiedono spazi adeguati per vivere la vacanza con il proprio cane» disse l’assessore.

Concetti validi ancor di più oggi. Sulla questione è già intervenuto il consigliere comunale di maggioranza Stefano Muzi, secondo il quale l’amministrazione dovrà impegnarsi per trovare uno spazio alternativo da destinare a “Doggy Beach”.

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