Ascoli, la regista ha la febbre: notte al palazzetto e tampone per i trenta filmmakers di Cinemadamare

Ascoli, la regista ha la febbre: notte al palazzetto e tampone per i trenta filmmakers di Cinemadamare
Ascoli, la regista ha la febbre: notte al palazzetto e tampone per i trenta filmmakers di Cinemadamare
di Filippo Ferretti
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 09:34

ASCOLI - Cinemadamare, fuori programma ieri sera durante le riprese che trenta giovani registi (filmmaker) provenienti da tutta Italia stanno effettuando ad Ascoli. Uno di questi, una ragazza di 25 anni, aveva la febbre rilevata dal termoscanner mentre doveva effettuare delle riprese al palazzetto dello sport di Monterocco. Accusava i classici sintomi del coronavirus.

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Con lei c’erano una trentina di persone. Sul posto si sono subito recati gli ispettori del dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 5. La filmmaker con la febbre e tutti gli altri trenta giovani sono stati sottoposto al tampone e hanno trascorso la notte al palazzetto dello sport di Monterocco per evitare contatti con l’esterno. Oggi si conoscerà l’esito dei tamponi. Qualora dovesse risultare positivo tutte e trenta le persone che erano con lei dovranno essere collocate in isolamento domiciliare. 
 

Intanto le restrizioni anti Covid mettono in grave difficoltà lo svolgimento dell’Ascolipicenofestival, pronto ad omaggiare i 250 anni della nascita di Beethoven. A poche ore dall’inizio della 24° edizione della manifestazione di musica da camera, le location da tempo fissate per l’edizione 2020 sono state messe in discussione a causa della non idoneità delle sale alle norme governative. Una cancellazione, quella delle sedi già programmate della rassegna, che ha creato non pochi problemi al cartellone, che si aprirà con una speciale anteprima gratuita per il pubblico fissata per 50 spettatori al giardino vescovile, grazie alla presenza del musicista Lorenzo Cirocco, noto in tutto mondo per il suo strumento, il bajan. Il concerto, con inizio alle ore 18, dal titolo “Il respiro del tramonto”, impegnerà l’artista in brani che vanno da Bach a Scarlatti. «Era tutto pronto e solo da poco la Questura mi comunicato che, sia la Sala della Vittoria della Pinacoteca che il chiostro di San Francesco, fossero luoghi inutilizzabili per mancanza di sicurezza» ha spiegato Emanuela Antolini, presidente del Festival, affiancata dalla vicepresidente della Regione Marche Anna Casini al momento della presentazione della manifestazione, che dovrà privarsi delle due sedi individuate. 

Il motivo di tale cambiamento improvviso sarebbe nella mancanza di una piantina e di una apposita numerazione per quel che riguarda la sala della Vittoria e per pericolo di assembramenti al chiostro, luogo scelto inizialmente per una maratona pianistica di dieci ore da parte di giovani talenti. «Quest’anno abbiamo lavorato in mezzo a tanti problemi a causa del Covid e ora, non avendo più tempo, siamo stati costretti a cancellare la “no stop” coi i musicisti in erba» ha aggiunto rammaricata perché secondo lei la musica da camera non ha mai creato folle. Ma se la “maratona” è stata annullata per cause di forza maggiore, gli altri cinque concerti rimarranno, dirottati presso l’Auditorium Carisap, tutti accessibili a 50 spettatori, attraverso un biglietto acquistabile in prevendita a 3 euro. 

Il 10 settembre, alle 20.30, sarà di scena “A Mozart piace Bach”, con Filippo Mazzoli al flauto, Aylen Pritchin e Solenne Paidassi al violino, Vladimir Mendelssohn alla viola e Roberto Traini al violoncello. Lo stesso team sarà impegnato il 12 settembre, alle 20.30, nella serata “Haydn sogna Mozart”, mentre il violinista Daniele Orlando e la pianista Stefania Cafaro suoneranno alle ore 17 del 13 settembre nel concerto intitolato “Beethoven ispira Tolstoi”.

I due ultimi appuntamenti saranno, rispettivamente, con il pianista Roberto Prosseda, protagonista alle ore 20.30 del 18 settembre del concerto “Verso il sublime” e del quartetto “The Bass Gang”, che il 20 settembre alle ore 17 si cimenterà in un poker di contrabbassi, tra musica colta e rock. 

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