SAN BENEDETTO - Protezione e valorizzazione della colonia di anatre alla foce dell’Albula: positivo incontro tra amministrazione e volontari. In una settimana, saranno pronti i cartelli da apporre in tre punti (via Piemonte, via Premuda e zona monumento alla Geneviève) che esporranno alcune norme di comportamento da adottare per non disturbare gli animali.
Ma, purtroppo, c’è ancora chi saccheggia le uova e, addirittura, qualcuno è stato visto tentare di rubare un’anatra intera. «Un uomo voleva prenderla per il collo ma è stato fermato in tempo. Alla richiesta di spiegazioni, ha risposto che voleva cucinarla e mangiarla. Dunque continuano a verificarsi situazioni spiacevoli che, fortunatamente, non intaccano il benessere complessivo della colonia» sottolinea Mauro Caffarini: medico in pensione, tra i cittadini più impegnati nella cura quotidiana dei simpatici pennuti. Animali che, tra l’altro, sono anche cresciuti di numero.
«Speriamo che San Benedetto sfrutti questa autentica miniera d’oro che la natura ha offerto - prosegue Caffarini -.
Durante l’incontro, svolto nei giorni scorsi, il vicesindaco Antonio Capriotti (delegato all’ambiente) ha dato la disponibilità dell’amministrazione a valutare delle soluzioni di medio-lungo periodo per migliorare la permanenza della colonia, considerato che ormai sta diventando stanziale. «Andrà portata avanti un’opera di rinaturalizzazione della foce dell’Albula» sottolinea Capriotti.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout