Un campus a Palazzo Colucci e i carabinieri all’ex Carbon con il “Piano Città”. Ecco tutti i progetti

I firmatari del protocollo
I firmatari del protocollo
di Luca Marcolini
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Venerdì 17 Novembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:27

ASCOLI - Il capoluogo piceno ora impugna il cannocchiale e guarda avanti di almeno 10 anni, con la costruzione di una visione supportata da finanziamenti e idee progettuali che nasce da una efficace stretta di mano interistituzionale a tutti i livelli. L’obiettivo è valorizzare edifici e aree pubbliche per dare una valenza strategica ad Ascoli. Ad esempio con l’ipotesi di andare a realizzare all’ex Carbon la nuova caserma dei carabinieri.

Il sindaco Marco Fioravanti ha definito l’atto «più importante in assoluto» del suo mandato nella giornata in cui si è firmato l’accordo per sbloccare il primo “Piano città” a livello nazionale insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli, al commissario per la ricostruzione Guido Castelli, alla direttrice dell’Agenzia del demanio Alessandra Dal Verme, ai rettori dell’Università Politecnica della Marche Gianluca Gregori e dell’Università di Camerino Graziano Leoni, alla presenza dei sottosegretari di Governo all’Economia Lucia Albano ed all’Interno Emanuele Prisco.

Strette di mano e firme che aprono la strada a un ampio contenitore di progetti e azioni tra cui, ad esempio, anche la realizzazione della nuova sede dei vigili del fuoco nell’area comunale vicina al mattatoio e la trasformazione di Palazzo Colucci in una sede di corsi e di alloggi universitari con altri servizi (come mense e uffici) all’Umberto I, nella direzione di un vero e proprio “campus”. E si parte subito, con il via al tavolo tecnico entro una settimana.
 
«Immaginare, pianificare e costruire la città del futuro è uno dei compiti più nobili e difficili di un amministratore pubblico - ha sottolineato Fioravanti di fronte a una sala della Vittoria, in pinacoteca, gremita tra rappresentanti istituzionali e cittadini – e il “Piano città” è uno strumento che unisce la rigenerazione urbana al turismo, l’ascolto del territorio alla sostenibilità, nell’ottica di dare impulso alle zone colpite dal sisma anche sotto il profilo economico.

Andiamo a disegnare l’Ascoli che verrà, attraverso una pianificazione territoriale che passa per la valorizzazione economica, sociale e culturale del patrimonio immobiliare pubblico. Sarà un Piano dinamico e flessibile perché proiettato anche alle future esigenze, puntando anche sullo sviluppo digitale».

Nella prima fase del Piano, sono stati individuati alcuni beni da valorizzare tra cui l’area dell’ex Carbon, una parte della quale potrebbe ospitare la nuova caserma dei carabinieri, e l’area davanti al mattatoio per la nuova sede dei vigili del fuoco. Poi c’è Palazzo Colucci, dove si intende accogliere oltre alla Soprintendenza Marche sud anche alloggi studenteschi e magari nuovi corsi universitari, affiancando anche l’Umberto I per ulteriori servizi universitari. Uffici del giudice di pace all’ex Dispensario e la rifunzionalizzazione di un’area a Castagneti. Saranno rigenerate piazza Roma, via XX Settembre, piazza Arringo, piazza Viola, via Pretoriana, il largo davanti al Filarmonici, l’area dietro lo Spontini e piazza Giacomini. Successivamente si potranno inserire altri edifici da valorizzare tra cui Prefettura e Agenzia delle entrate.

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