Il passato diventa futuro, c’è Agraria. Inaugurato il corso triennale dell’Università Politecnica

Il passato diventa futuro, c’è Agraria. Inaugurato il corso triennale dell’Università Politecnica
Il passato diventa futuro, c’è Agraria. Inaugurato il corso triennale dell’Università Politecnica
di Cristiano Pietropaolo
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Martedì 30 Novembre 2021, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 14:20

ASCOLI  - Inaugurato il nuovo corso di laurea in Sistemi agricoli innovativi dell’Università Politecnica delle Marche nella sede di via Umbria. Il corso mira a formare laureati che, grazie a una preparazione interdisciplinare, siano in grado di gestire la complessità delle attività agricole con un approccio orientato a processi produttivi innovativi e sostenibili.

«Riportiamo ad Ascoli un corso di Agraria dopo tanti anni. È una vittoria delle istituzioni che hanno lavorato a questo progetto. È un corso di laurea multidisciplinare che coinvolge anche gli istituti superiori della città» ha sottolineato il Rettore della Politecnica Gian Luca Gregori.


«La determinazione del rettore Gregori ha portato questo risultato così come la collaborazione tra i tanti enti. È un traguardo importante che cerca di rispondere alle nuove esigenze e può essere di attrattiva per tanti ragazzi del centro Italia ma non solo - aggiunge il sindaco Marco Fioravanti. - Inizia questo percorso che negli anni successivi si svilupperà ancora. Il governo aiuti la nascita di un progetto di sviluppo socio economico per il rilancio delle aree interne. Su questo corso vogliamo investire per cercare di dare uno sbocco formativo ai ragazzi che frequenteranno il corso».


«La nostra offerta universitaria sta crescendo con corsi che hanno sbocchi importanti. In questo corso ci siamo impegnati tanto, con un lavoro di squadra importante. Il Piceno diventa un punto di riferimento del settore e questa è la strada giusta che si sta imboccando - evidenzia l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini. - Il supporto della Regione ha riguardato anche il finanziamento utile ad individuare i locali adeguati per le strutture», mentre per l’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli aggiunge: «Ci sono delle solide prospettive grazie alle attività della Politecnica. È una realtà dotata di una sua unicità che si unisce con le strutture dell’Istituto e dell’azienda agraria. Dobbiamo fare una grande opera di stimolo verso i ragazzi perché possano sostenere l’agricoltura marchigiana». 

«Se non tutte le istituzioni non avessero lavorato insieme, non si sarebbe raggiunto questo risultato. Bisogna guardare questa giornata come un punto di partenza per una proiezione futura. Dobbiamo essere ottimisti perché l’Istituto agrario e questa facoltà possano diventare un punto di riferimento e di formazione culturale - spiega il presidente del Cup Achille Buonfigli. - Le istituzioni ci aiuteranno a camminare in questa direzione». «Il Piceno ha le qualità giuste in questo settore; l’agricoltura deve diventare un valore aggiunto per il territorio. Riuscire a riportare qui questa facoltà è un aspetto fondamentale per dare tante nuove opportunità» ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini. 

«Il centro delle Marche si sposta verso sud e l’Università fornisce fermento alla nostra comunità che ci fornisce molte aspettative.

Il nostro territorio vive di agroalimentare» afferma il presidente della Fondazione Carisap Angelo Galeati, mentre il presidente del corso Franco Capocasa punta «Sul vivaismo, il verde urbano e le filiere di produzione che saranno le basi del corso e che risponderanno alle esigenze del Piceno e non solo». La dirigente dell’istituto agrario Ulpiani Rosanna Moretti dichiara che «Questo progetto è enorme e noi stiamo lavorando in rispondenza agli obiettivi dell’agenda 2030 e della sostenibilità. La nostra scuola lavora in grande sinergia con le istituzioni».

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