ASCOLI - Adesso il cantiere per realizzare il nuovo parco pubblico Saladini Pilastri può partire. Un giardino polifunzionale - collegato all’omonimo palazzo, acquistato dall’Arengo - che verrà trasformato in un grande polmone verde fruibile dai cittadini e anche come potenziale polo attrattore di turisti.
Oltreché area per attività didattiche e altre iniziative di rivitalizzazione del centro. Al termine della gara telematica dell’Arengo è stato un consorzio di artigiani romagnolo ad aggiudicarsi l’appalto, considerando che il costo base era stato individuato in 1,9 milioni di euro, con finanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro ottenuto dall’Arengo nell’ambito del Pinqua (ovvero il programma nazionale per la qualità dell’abitare).
I lavori
Con la conclusione della procedura di gara, dopo la valutazione della commissione preposta, l’amministrazione comunale ha affidato i lavori a un consorzio di artigiani della Romagna per un importo, a seguito di ribasso, di 1,7 milioni di euro. Ed ora, con il verbale di consegna del cantiere si potrà partire con questo intervento molto importante per trasformare il suggestivo giardino Saladini Pilastri in un ampio multifunzionale parco pubblico, fruibile quindi dai cittadini e anche dai turisti. Un passo avanti concreto, dunque, dopo che a dicembre 2022 era stato affidato l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, con relazione geologica, del nuovo parco multifunzionale con l’obiettivo di andare a spianare la strada all’importante intervento finalizzato a valorizzare e ad aprire ai cittadini il meraviglioso spazio verde annesso allo storico edificio di recente acquistato dall’amministrazione comunale. E tutto questo con una tempistica molto serrata.
L’idea
L’idea iniziale del nuovo parco pubblico Saladini Pilastri che l’Arengo ha inserito nell’ambito del progetto ascolano per il Pinqua per la rivitalizzazione del centro storico, era stata imperniata proprio sul restauro e la riqualificazione del giardino attuale, conservandone le caratteristiche storiche, strutturali e ambientali ma incrementarne la fruizione, l’integrazione e l’apertura a cittadini e visitatori.
Le mostre
Da qui la previsione di accogliere nell’area un mix di attività legate alla cultura florovivaistica locale con la creazione di orti e frutteti (anche ad uso scolastico) e ad attività sociali e conviviali come fiere, mostre, esposizioni ed installazioni artistiche.
Le stanze verdi
Tra cui, ad esempio, di stanze verdi idonee a ospitare attività didattiche e ricreative oltre a delle “gallerie verdi” composte da totem ricoperti da vegetazione sia verticale che orizzontale. L’obiettivo, quindi, è quello di mettere a disposizione della città lo storico parco, anche con la possibilità di visite turistiche. Adesso si dovrà tradurre il tutto dalla carta alla realtà con l’apertura del cantiere.
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