Ascoli, la chiesa di Santa Maria Intervineas in ostaggio dei veicoli in sosta vietata. Le associazioni cittadine chiedono maggiore attenzione

Ascoli, la chiesa di Santa Maria Intervineas in ostaggio dei veicoli in sosta vietata
Ascoli, la chiesa di Santa Maria Intervineas in ostaggio dei veicoli in sosta vietata
di Filippo Ferretti
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 12:03

ASCOLI Ormai sembra una tendenza così diffusa in città da diventare routine, una condizione di normalità a cui nessuno sembra fare quasi più caso. Eppure parliamo di opere architettoniche di enorme valenza storica e religiosa, al punto da essere diventate da anni uno dei motivi che spingono i turisti a visitare Ascoli. Si tratta della mancanza di rispetto per alcune chiese del centro storico, ostaggio delle auto in sosta abusiva mentre gli storici portoni vengono scambiati per latrine. 

I precedenti

Recentemente bottiglie rotte sul sagrato della Cattedrale e lattine di birra e bicchieri abbandonati dai ragazzini davanti alla chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio. Ora è la volta della chiesa di Santa Maria Intervineas. Entrambi gli ingressi sono costantemente ostruiti da auto e scooter, al punto che il marciapiede prospiciente è stato danneggiato dal continuo passaggio delle ruote dei veicoli in transito ma anche di quelli in sosta selvaggia.

Il marciapiede è dissestato ed è un pericolo per i pedoni. Eppure Santa Maria Intervineas.per molti secoli ha dato origine e nome ad uno dei più importanti quartieri in cui era divisa la città.

Il marciapiede

Oggi a causa della mancanza di spazio, per il vicino cantiere di corso Trento e Trieste interdetto al traffico, auto, furgoni e scooter la ostruiscono. E il transito veicolare avviene spesso proprio sul marciapiede, già rovinato da tempo. Il risultato è una sorta di degrado persistente intorno alla chiesa di Santa Maria Intervineas, la cui immagine è da tempo deturpata e che i telefonini dei turisti non possono non immortalare. Secondo molti associazioni cittadine che hanno da sempre a cuore le sorti della cultura cittadina, la chiesa necessiterebbe di essere maggiormente tutelata, con l’introduzione di divieti e di controlli ferrei da parte delle forze dell’ordine.

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