ASCOLI Ormai sembra una tendenza così diffusa in città da diventare routine, una condizione di normalità a cui nessuno sembra fare quasi più caso. Eppure parliamo di opere architettoniche di enorme valenza storica e religiosa, al punto da essere diventate da anni uno dei motivi che spingono i turisti a visitare Ascoli. Si tratta della mancanza di rispetto per alcune chiese del centro storico, ostaggio delle auto in sosta abusiva mentre gli storici portoni vengono scambiati per latrine.
I precedenti
Recentemente bottiglie rotte sul sagrato della Cattedrale e lattine di birra e bicchieri abbandonati dai ragazzini davanti alla chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio. Ora è la volta della chiesa di Santa Maria Intervineas. Entrambi gli ingressi sono costantemente ostruiti da auto e scooter, al punto che il marciapiede prospiciente è stato danneggiato dal continuo passaggio delle ruote dei veicoli in transito ma anche di quelli in sosta selvaggia.
Il marciapiede
Oggi a causa della mancanza di spazio, per il vicino cantiere di corso Trento e Trieste interdetto al traffico, auto, furgoni e scooter la ostruiscono. E il transito veicolare avviene spesso proprio sul marciapiede, già rovinato da tempo. Il risultato è una sorta di degrado persistente intorno alla chiesa di Santa Maria Intervineas, la cui immagine è da tempo deturpata e che i telefonini dei turisti non possono non immortalare. Secondo molti associazioni cittadine che hanno da sempre a cuore le sorti della cultura cittadina, la chiesa necessiterebbe di essere maggiormente tutelata, con l’introduzione di divieti e di controlli ferrei da parte delle forze dell’ordine.