Ascoli, caso discarica, polizze taroccate rifilate alla società Geta: tre broker assicurativi nei guai per truffa

La discarica Geta altro punto di polemica tra Arengo e Legambiente
La discarica Geta altro punto di polemica tra Arengo e Legambiente
di Luigi Miozzi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Dicembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 15:28

ASCOLI - Tre broker assicurativi laziali sono accusati di truffa nei confronti della Provincia di Ascoli e della Geta, società che gestisce la discarica dei rifiuti dell’Alto Bretta. I fatti si riferiscono al settembre del 2016 quando Palazzo San Filippo chiese al gestore del sito di produrre le necessarie coperture fideiussorie per poter proseguire l’attività. La Geta, tramite il proprio commercialista, venne messa in contatto con un intermediario al quale fu rappresentata la necessità di dover trovare in tempi brevi una soluzione al problema che si era venuto a creare.

Il contatto

Passarono alcuni giorni e i dirigenti della Geta vennero ricontattati dai broker assicurativi che comunicarono di aver trovato la soluzione: i una società romena disposta emettere una fideiussione per quattro milioni di euro.

Tenuto conto anche delle difficoltà di poter procedere alla valutazione di altre soluzioni, stante il breve tempo a disposizione, la Geta diede il via libera all’operazione disponendo i bonifici per versare il corrispettivo necessario per ottenere le garanzie di cui aveva bisogno per poter procedere con la propria attività. Una volta consegnata la documentazione alla Provincia sono partiti gli accertamenti. È stato in questa fase che è emerso che le polizze fideiussorie erano false e contraffatte sia nella firma che nel contenuto. Fatto, questo, che oltre a cogliere di sorpresa la Geta,ha avuto anche dei seri risvolti nell’attività di gestione dei rifiuti provocando dei danni.

L’inchiesta

È scaturita l’inchiesta che ha portato al coinvolgimento dei tre broker assicurativi che sono stati iscritti sul registro degli indagati per truffa aggravata sia nei confronti della Geta, che era stata indotta in errore, che della Provincia. Rinviati a giudizio, nel corso del processo si sta procedendo con l’audizione dei testimoni per cercare di fare piena chiarezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA