Carbon, bonifica e futuro: per il sindaco ammissibili «Solo progetti sostenibili»

La Carbon
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di Luigi Miozzi
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Lunedì 18 Settembre 2023, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 11:33

ASCOLI - «Con la bonifica, cambia la storia futura dell’area ex Carbon». Il sindaco, Marco Fioravanti, mostra tutta la sua soddisfazione per il traguardo importante raggiunto dalla sua amministrazione dopo che sono stati finalmente consegnati i lavori della vasca di prima pioggia e il recupero dei 27 Atteri che fino all’inizio degli anni Duemila ha ospitato lo stabilimento in grado fino a quel momento di garantire lavoro e sostegno economico a una larga parte delle famiglie ascolane. 


L’avvio


«Dopo tredici anni, grazie a un grande lavoro che abbiamo svolto in questi anni insieme con il commissario, il generale Giuseppe Vadalà, parte la bonifica - sottolinea il primo cittadino ascolano -.

Ora si apre per quel sito uno scenario importante e interessante anche a livello nazionale con un progetto innovativo e sostenibile sia sotto il profilo economico che ambientale che può diventare un modello italiano per il rilancio del Centro Italia». Il sindaco non si sbilancia e procedi per gradi, tenendo per sè le idee su quello che diventerà l’area ex Carbon per lo sviluppo cittadino. Archiviato e abbandonato del tutto il primo progetto che prevedeva anche la realizzazione di palazzi e appartamenti, sono tante le ipotesi che negli anni si sono succedute: da quella dal centro di ricerca al campus universitario fino all’ultima idea di un grande parco cittadino: un polmone verde a ridosso del centro storico. Idee che devono inevitabilmente con Restart proprietaria dell’area. «Ad oggi possiamo prendere atto solo della bonifica e, nel contempo, ad aprire a ragionamenti - dice Fioravanti -. Ogni idea non potrà essere realizzata senza un sostegno di un business plan che tenga conto della sostenibilità economica ed ecologica. Dobbiamo farlo insieme con Restart ». 


Gli ostacoli


Se oggi la riconversione dell’ex Carbon rappresenta una sfida per il futuro della città, il primo cittadino ascolano non dimentica il percorso a ostacoli che è stato compiuto in questi anni e non usa mezzi termini: «Nonostante l’avversione mostrata dal Pd nei confronti deldi Restart formata da imprenditori locali, primo fra tutti Battista Faraotti che ringrazio per il suo impegno, abbiamo scongiurato che quell’area potesse finire nella mani di qualche multinazionale. Invece, nonostante gli innumerevoli paletti imposti dalla Regione a guida Pd, siamo riusciti a sbloccare e a far partire la bonifica dell’area grazie anche alla collaborazione con il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, e la sua giunta».

Ci vorranno 270 giorni per completare l’opera di bonifica che verrà eseguita dall’impresa Di Donato che si è aggiudicato l’appalto di sei milioni di euro per riqualificare i primi sette ettari. Secondo quanto definito anche nel disciplinare di gara, e sulla base del progetto esecutivo, si procederà con la bonifica del terreno, adeguandosi alla normativa delle discariche abusive oggetto di infrazione europea e, quindi, con la messa in sicurezza permanente della zona. A valle dell’intervento, inoltre, sono state predisposte anche quelle che il commissario Vadalà ha definito «operazioni di ripopolamento vegetazionale e ambientale con fitorimedi, che saranno oggetto di una sperimentazione da parte di diversi atenei universitari». Infine Il sindaco Fioravanti consegnerà oggi al generale Vadalà la cittadinanza onoraria nel corso della cerimonia che si terrà alle ore 17 nella sala della Ragione di Palazzo dei Capitani. 
 

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