Benigni vince il round con il nipote
Assolto per una fattura contestata

Roberto Benigni
Roberto Benigni
2 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Gennaio 2015, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 09:43
ASCOLI - Dopo la sentenza del tribunale delle imprese Roberto Benigni vince il secondo round con il nipote Massimo Rossi. Il giudice Marco Bartoli ha infatti assolto ieri pomeriggio, al termine del processo di primo grado, il comproprietario dell’Elettromeccanica Adriatica Roberto Benigni, nonchè ex presidente dell’Ascoli calcio, nei confronti del quale era stato ipotizzato un reato fiscale. Il pubblico ministero, Enrica Ruggieri, al termine della sua arringa, aveva chiesto una condanna a nove mesi di reclusione. La vicenda si riferiva al consiglio d'amministrazione dell'Elettromeccanica Adriatica che si svolse nel 2010. Al termine le famiglie Benigni e Rossi, avrebbero dovuto procedere all'approvazione del bilancio dell'anno precedente. Ma nel corso della riunione, il nipote Massimo Rossi eccepì sull'emissione di una fattura, per un importo di 85 mila euro, rilasciata dalla Sopren (la cassaforte di famiglia dei Benigni) a favore dell'Elettromeccanica Adriatica, per la quale secondo il denunciante, non sarebbe stato trovato alcun riscontro contabile e contrattuale per cui non vi sarebbero stati motivi per tale operazione fiscale. A questo punto la famiglia Rossi si rivolse al collegio sindacale, e alla Procura della Repubblica. Nel corso del burrascoso consiglio d'amministrazione, Roberto Benigni denunciò i Rossi per calunnia. Il processo, a distanza di qualche mese, è stato archiviato. Secondo il capo d'accusa lo scopo recondito dell'emissione della fattura per un importo di 85 mila euro dalla ditta Sopren a favore dell'Elettromecanica sarebbe stato quello di poter scalare dalle tasse per i successivi quattro anni tale somma. Il giudice invece ha sentenziato che il fatto non sussiste e quella fattura era ssolutamente regolare decidendo così’ di assolvere Roberto Benigni. Entro il termine di 90 giorni il magistrato provvederà a far conoscere i motivi per i quali ha emesso la sentenza di assoluzione. Bisognerà vedere se la famiglia Rossi intenderà andare avanti ossia proporre, tramite il loro legale di fiducia, appello alla corte di Ancona.




Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA