Ambulanze sull'Ascoli-Mare, schizzano i costi del carburante: l'Ast paga 3,6 milioni di euro

Ambulanze sull'Ascoli-Mare, schizzano i costi del carburante: l'Ast paga 3,6 milioni di euro
Ambulanze sull'Ascoli-Mare, schizzano i costi del carburante: l'Ast paga 3,6 milioni di euro
di Mario Paci
4 Minuti di Lettura
Domenica 27 Agosto 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 06:50

ASCOLI - Il rincaro del carburante non pesa solamente sulle tasche degli automobilisti ma anche in quello della sanità e quindi indirettamente sul portafoglio del contribuente. L’esempio è la spesa che l’Azienda sanitaria territoriale 5 ha sostenuto l’anno scorso per il trasporti dei pazienti in ambulanza che fanno la spola fra l’ospedale Mazzoni di Ascoli. Purtroppo, infatti, per rispettare le severe e opinabili leggi per contenere i costi della sanità, i reparti ospedalieri sono stati suddivisi fra Ascoli e San Benedetto. E così un paziente dell’Ascolano che deve essere ricoverato in neurologia deve essere trasportato a San Benedetto così come un malato di cuore grave deve fare il percorso inverno. E ciò vale anche per altri esami e ricoveri. 


I costi alle stelle


La spola fra gli ospedali di Ascoli e San Benedetto non vale solo per i pazienti ma anche per le provette.

Ma quanto spende in carburante l’azienda sanitaria territoriale per questo genere di trasporto? La somma di 3,6 milioni di euro solamente per coprire il tragitto piceno, escludendo quindi Fermo (ad esempio per i ricoveri in malattie infettive o perchè non ci sono posti letto disponibili) a Torrette e in altre strutture sanitarie. Nel frattempo i tetti di spesa regionali sono stati innalzati, pertanto per gli anni successivi al 2022 si prevedono importi di gran lunga superiori che al momento non sono quantificabili con esattezza ma dovrebbero aggirarsi su un più 40%. Quindi potrebbero presto lievitare a quasi quattro milioni e mezzo l’anno solo per il carburante dei mezzi di trasporto.

Spese che, secondo i sostenitori dell’ospedale unico, potevano essere evitate a fronte fra l’altro di un nuovo nosocomio all’avanguardia tecnologicamente concentrando il personale sanitario che a causa di una politica degli ultimi anni, è ridotto all’osso. Acqua passata, comunque, considerato che nel nuovo piano socio-sanitario non esiste assolutamente traccia di un ospedale unico, bensì solo di quello che dovrebbe essere costruito a San Benedetto del Tronto con finanziamenti e modalità ancora da definire. Intanto giungono buone notizie per gli operatori sanitari coinvolti nell’emergenza Covid. 


Le premialità 


I sindacati Nursind, Nuring e Usb annunciano che l’azienda sanitaria ha comunicato gli sviluppi nel processo di pagamento della premialità legata all’emergenza Covid. L’obiettivo è quello di effettuare il pagamento probabilmente tra i mesi di settembre ed ottobre, così come della vestizione Covid 40 minuti a turni ottenuta dai sindacati a seguito dello stato di agitazione in prefettura.

«Inoltre - proseguono i sindacati - abbiamo ulteriori notizie positive da condividere. A breve verrà effettuata la costituzione e certificazione dei fondi relativi all’anno 2021 e 2022. Questo consentirà, di conoscere delle reali risorse economiche nei rispettivi fondi e certamente il pagamento della produttività collettiva relativa al 2021 in un’unica soluzione e successivamente il 2022 per tutti i dipendenti. In parallelo, verrà effettuato anche il pagamento delle Peo relative al 2021, indipendentemente dai vari processi di ricorso in corso. Questi sviluppi sono il risultato del costante impegno delle scriventi organizzazioni sindacali Nursind, Nursing Up e USB nel garantire che i diritti e le condizioni lavorative dei dipendenti siano rispettati e tutelati. Continueremo da lavoratori per i lavoratori a lottare con la competenza, passione e impegno costante sempre con l’unico scopo di aumentare diritti e tutele economiche e giuridiche alle lavoratrici e lavoratori Ast». 
 

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