Lentezze e problemi per il nuovo Salesi, due anni di ritardo: anche le ambulanze devono rallentare

Lentezze e problemi per il nuovo Salesi, due anni di ritardo: le ambulanze devono rallentare
Lentezze e problemi per il nuovo Salesi, due anni di ritardo: le ambulanze devono rallentare
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 07:49

ANCONA  - Settanta cantieri per oltre 110 milioni di euro di investimenti. Il Caporossi-pensiero converte gli inevitabili disagi da lavori in corso in «Polvere di stelle». Per il direttore generale a un passo dal chiudere il capitolo dei suoi sette anni di mandato, che scadrà il prossimo 30 novembre, è la fabbrica dell’ospedale del futuro. La nuova, di nome e di fatto, azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. La sua eredità, pratica e morale. «Quando arrivai qui c’era troppa calma». Cambiò il verso. La rappresentazione plastica delle ombre che talvolta offuscano le luci, tuttavia, è stretta nell’estrema sintesi d’una festa. 


Le transenne 


Mentre nell’auditorium della sala Totti, a meno uno del corpo centrale della cittadella sanitaria, il dg riavvolge il nastro della «mia strada che è diventata la vostra», fuori, avvolti nell’umidità di una mattinata novembrina, transenne e sterrati sono ancora l’embrione del Nuovo Salesi, delle Torri dissipative, del sovrappasso per raggiungere il parcheggio comunale.

Polvere, che da troppi anni insiste sul quartier generale di Torrette. Scoraggia i detrattori, Antonello Maraldo: «Mi preme evidenziare che il maggior impegno dell’ufficio è quello di mantenere in esercizio le strutture sanitarie».

Rafforza le sponde e il concetto, il direttore amministrativo, con la forza persuasiva dei numeri: «Sono 160mila metri quadrati ad alta complessità impiantistica ed edile che vogliamo mantenere nella loro interezza, malgrado le continue, innumerevoli e invadenti interferenze e interruzioni». Buone intenzioni messe a dura prova da due anni di pandemia che hanno obbligato a procedere con il freno tirato. Morale della storia: l’opera faraonica del Nuovo Salesi, la cui stazione appaltante è la Regione, viaggia con due anni di ritardo. Un nulla di fatto che è frutto di un concatenarsi di eventi e di rinvii. Un esempio su tutti: alla nuova camera mortuaria manca ancora il passaggio del collaudo che, assicurano ai piani alti, dovrebbe avvenire in queste settimane. Sistemati gli arredi, al massimo entro i primi giorni del nuovo anno dovrebbe sostituire il vecchio obitorio. Un passaggio-chiave. Solo allora potrà essere abbattuta la palazzina che ospita la struttura obsoleta, sulle cui macerie sorgerà il materno-infantile. Nell’attesa di recuperare il tempo perduto, le ambulanze continuano a rallentare la loro corsa. Maraldo riordina i fattori: «Da un lato va demolita l’area degli uffici, dall’altro va costruito il centro direzionale: 3.000 metri che sorgeranno nella zona del parcheggio di fronte alla scalinata dell’ex ingresso dell’ospedale, dove c’è il bar». Anche qui non s’è potuto evitare di dilatare il cronoprogramma. 


I prezzi 


Gli inciampi sono ancora l’immagine dei tempi. «Abbiamo dovuto rifare la gara due volte perché era stata bandita nel 2019 e da allora i prezzi erano lievitati a dismisura: si era fuori di 2 milioni e ben due ditte hanno rinunciato all’incarico». Riformulata con il prezzario regionale, ora c’è una azienda interessata e i lavori verranno appaltati entro gennaio. «La preoccupazione è alta - ammette il direttore - perché l’opera insiste in una zona dove è già forte la densità dei cantieri. Da non sottovalutare poi il fatto che verrà sacrificato una luogo destinato alla sosta. Si dovrà lavorare su una viabilità che va coordinata con l’analisi delle ingerenze». É sempre da lì che continuano a passare le ambulanze. Anche Maraldo non rinuncia a riavvolgere il nastro.

«Nell’arco di questi quasi sette anni – ricorda - l’apparato amministrativo ha supportato in ogni settore la crescita del sistema: le gare, l’attività sindacale e delle assunzioni, le convenzioni e la gestione del contenzioso hanno osservato una costante crescita quantitativa e qualitativa consentendo il supporto alle attività sanitarie. E questo trend – assicura - si manterrà anche in futuro». Ritenta la conversione in polvere di stelle.

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