L’ultimo tuffo nel mare che amava: due comunità in lacrime per Pomioli morto davanti alla moglie a Marcelli

L’ultimo tuffo nel mare che amava: due comunità in lacrime per Pomioli morto davanti alla moglie a Marcelli
L’ultimo tuffo nel mare che amava: due comunità in lacrime per Pomioli morto davanti alla moglie a Marcelli
di Arianna Carini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Settembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:26

NUMANA Dopo una notte di ricerche, il tragico epilogo. E’ stato recuperato ieri poco prima delle 9 il corpo senza vita di Ubaldo Pomioli, 58 anni, titolare di un negozio di arredamento a Porto San Giorgio, la città dove viveva con la famiglia. Il ritrovamento è avvenuto nel tratto di mare antistante La Bussola, lo stabilimento balneare che la moglie, Anna Maria Marcelli, gestisce all’ingresso del centro abitato nell’omonima frazione numanese.


La disgrazia 

Pomioli era disperso dalle 18.30 di lunedì, quando era entrato in acqua per una nuotata.

A causa di problemi di salute, che possono provocare l’insorgenza di crisi improvvise, era solito non spingersi oltre la riva. In mare però c’erano parecchie meduse e un testimone lo avrebbe visto allontanarsi di qualche metro. Da quel momento di lui si erano perse le tracce. L’ipotesi è che sia stato colto da un malore. Dopo l’allarme lanciato dalla moglie non vedendolo rientrare, erano subito partite le ricerche.

Per tutta la notte la Guardia Costiera di Ancona assieme ai vigili del fuoco di Osimo e all’unità sommozzatori del comando dorico hanno scandagliato il litorale, sia in mare che a terra. In supporto dalle prime luci dell’alba si sono aggiunti anche l’elicottero della Guardia Costiera decollato da Pescara, una motovedetta proveniente da Civitanova ed una unità navale della Guardia di finanza di Ancona. Attivato pure il 1° nucleo operatori subacquei della Guardia Costiera di stanza a San Benedetto. Il rinvenimento del cadavere è avvenuto, da parte dei sub dei vigili del fuoco, verso le 8.55 a 40 metri dalla costa, di fronte allo chalet di famiglia dove le operazioni si sono successivamente concentrate alla luce delle nuove testimonianze raccolte. La salma, recuperata a una profondità di circa 4 o 5 metri, è stata poi trasportata al porto di Numana per il riconoscimento, alla presenza dei carabinieri della locale stazione, e restituita ai familiari che ne hanno disposto il trasferimento all’obitorio dell’ospedale di Fermo, nel quale è stata allestita la camera ardente. Le esequie si svolgeranno a Porto San Giorgio, in data da fissare.

Nel comune fermano Pomioli operava da anni come professionista nel comparto degli arredi. Diviso tra il lavoro e la famiglia, era noto soprattutto per l’amore per la moglie e le due figlie, una di 20 e l’altra di 13 anni, e la passione per i viaggi. La sua attività, Pomioli Arredamenti, è in via Repubblica, punto di riferimento per il settore. «Un negozio elegante - raccontano i clienti - nei pressi di piazza Gaslini. Ubaldo era una persona squisita, gentile e di un’educazione che si vede raramente».

Il cordoglio 

La notizia della sua morte ha lasciato tutti attoniti e cordoglio è stato espresso anche dall’amministrazione guidata da Valerio Vesprini, ieri impegnata in giunta, e in particolare dall’assessore Fabio Senzacqua che lo conosceva molte bene. «Una persona molto discreta e riservata - è il ricordo di un amico - che amava molto anche fare sport, e non era inusuale vederlo correre sul lungomare di Porto San Giorgio. Con molta probabilità sarà stato anche un nuotatore esperto. Ma, purtroppo, di fronte a simile disgrazie si può fare davvero poco». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA