Farmacie di comunità, 270 “sportelli salute” per 40mila cittadini: parte la prima sperimentazione nelle Marche

Nuovi servizi: dall’uso corretto dei medicinali alle terapie per il diabete, dagli screening ai vaccini

Farmacie di comunità, 270 “sportelli salute” per 40mila cittadini: parte la prima sperimentazione nelle Marche
Farmacie di comunità, 270 “sportelli salute” per 40mila cittadini: parte la prima sperimentazione nelle Marche
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 1 Giugno 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 10:41
ANCONA La farmacia come avamposto del sistema sanitario. Parte oggi nelle Marche la sperimentazione de “La farmacia dei servizi”, l’iniziativa volta ad offrire al cittadino i servizi sanitari di base direttamente nella propria farmacia di fiducia. Un progetto del quale la nostra Regione si propone come apripista: al netto di altre realtà locali che già applicano singoli servizi, le Marche sono la prima regione a sperimentare l’intero ventaglio di esami e prestazioni proposti dall’ultimo disciplinare nazionale del 2019 – la legge che istituisce la “farmacia dei servizi” in Italia risale però al 2009.  

Circa 270 le farmacie coinvolte in questa prima fase del progetto, il cui termine è previsto per il 31 dicembre prossimo. In questi sei mesi, il bacino di utenti coinvolti sfiorerà quota 40mila, principalmente anziani, pazienti cronici e residenti in comunità rurali. A loro saranno offerti – completamente a carico del Sistema Sanitario Regionale; dal Ministero della Salute sono appositamente arrivati 1,4 milioni di euro – esami come l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e cardiaco, l’esame della glicemia o l’autospirometria per verificare la capacità polmonare, oltre a indicazioni sull’uso corretto dei farmaci.


Niente ospedale


Tutte prestazioni che normalmente richiederebbero lo spostamento in ospedale e che ora potranno essere svolte direttamente in farmacia, con operatori qualificati che leggeranno i referti e consiglieranno al paziente il tipo di consulto eventualmente necessario, come la visita del proprio medico di base, il controllo da uno specialista o l’accesso al pronto soccorso.

Il tutto a vantaggio di chi non può spostarsi o di chi è costretto a farlo con innumerevoli disagi, come nel caso di quelle comunità ove manca il medico di medicina generale – e non sono poche - ed i presidi ospedalieri locali sono stati soppressi o depauperati. Non solo: ai farmacisti sarà inoltre demandata la propaganda dello screening per il tumore al colon-retto, gratuito nelle Marche ma al quale aderisce appena il 40% della popolazione. Di vitale importanza, inoltre, l’apporto alla diffusione del Fascicolo sanitario digitale. Nella nostre Regione ne sono attivi appena 100mila su 1,5 milioni di residenti.


Altre prestazioni


Ad un anno dall’approvazione del progetto in Giunta Regionale – era il 30 maggio 2022 - , l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini esprime soddisfazione per la partenza di questa iniziativa. «Voglio ringraziare le farmacie: con loro intendiamo rafforzare il rapporto perché questo progetto possa essere allargato ad altre prestazioni» ha spiegato il titolare della Salute regionale. La sinergia farmacie-Regione, del resto, ha già funzionato e lo dimostrano i dati. «Senza farmacie non saremmo riusciti ad essere la regione-benchmark per le vaccinazioni anti-Covid» ha concluso l’assessore Saltamartini.
 

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