Circa 270 le farmacie coinvolte in questa prima fase del progetto, il cui termine è previsto per il 31 dicembre prossimo. In questi sei mesi, il bacino di utenti coinvolti sfiorerà quota 40mila, principalmente anziani, pazienti cronici e residenti in comunità rurali. A loro saranno offerti – completamente a carico del Sistema Sanitario Regionale; dal Ministero della Salute sono appositamente arrivati 1,4 milioni di euro – esami come l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e cardiaco, l’esame della glicemia o l’autospirometria per verificare la capacità polmonare, oltre a indicazioni sull’uso corretto dei farmaci.
Niente ospedale
Tutte prestazioni che normalmente richiederebbero lo spostamento in ospedale e che ora potranno essere svolte direttamente in farmacia, con operatori qualificati che leggeranno i referti e consiglieranno al paziente il tipo di consulto eventualmente necessario, come la visita del proprio medico di base, il controllo da uno specialista o l’accesso al pronto soccorso.
Altre prestazioni
Ad un anno dall’approvazione del progetto in Giunta Regionale – era il 30 maggio 2022 - , l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini esprime soddisfazione per la partenza di questa iniziativa. «Voglio ringraziare le farmacie: con loro intendiamo rafforzare il rapporto perché questo progetto possa essere allargato ad altre prestazioni» ha spiegato il titolare della Salute regionale. La sinergia farmacie-Regione, del resto, ha già funzionato e lo dimostrano i dati. «Senza farmacie non saremmo riusciti ad essere la regione-benchmark per le vaccinazioni anti-Covid» ha concluso l’assessore Saltamartini.
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