Senigallia, Cisl e Adiconsum: «Tempi più lunghi per i semafori T-red e una città tutta a 30 chilometri orari»

«Tempi più lunghi per i semafori T-red e una città tutta a 30 chilometri orari»
«Tempi più lunghi per i semafori T-red e una città tutta a 30 chilometri orari»
di Sabrina Marinelli
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Martedì 3 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:47

SENIGALLIA Cisl e Adiconsum chiedono di allungare i tempi dell’arancione per i T-red e, per una maggiore sicurezza, vogliono una città a 30 chilometri orari, non solo zone 30, oltre a bus navetta per collegarla con le frazioni. «Ancora si parla a Senigallia di vicende legate alla mobilità e alla circolazione - interviene Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl Senigallia -. I T-red hanno sicuramente messo in sicurezza gli incroci ma hanno registrato un forte aumento delle multe incassate. La Cisl, assieme alla nostra associazione dei consumatori Adiconsum, ha inviato una lettera al sindaco per rivedere il funzionamento del T-red, per la durata dei secondi impostati sull’arancione. Troppo pochi per attraversare l’incrocio senza incappare nella contestazione». 


Gli strumenti 


Per Giovanelli, sarebbe opportuno «valutare altri strumenti per regolare l’attraversamento degli incroci, garantendo la sicurezza di pedoni e ciclisti».

Sono due i semafori sorvegliati dal T-red. Uno all’incrocio tra viale Mercantini e viale IV Novembre, l’altro tra via Sanzio, via Cilea e via Zanella. «Siamo convinti - aggiunge - che solo il progetto di una città con il limite a 30 km/h possa diventare lo stimolo per favorire la mobilità sostenibile, accessibile a tutti: anziani, giovani e bambini. Ci sono città, come Olbia, che l’hanno già fatto». Il sindacalista chiede di fare altrettanto a Senigallia. «Occorre ripensare la mobilità della città – conclude - e per questo è necessario aprire un dibattito e un confronto aperto a tutta la società civile, alle forze sociali ed economiche e ovviamente all’Amministrazione».

Le proposte

Ecco le proposte della Cisl. Si chiede di iniziare con la redazione di un piano urbano sulla mobilità sostenibile, strumento fondamentale propedeutico alla intercettazione dei finanziamenti. Al secondo punto propone l’utilizzo dei proventi delle multe per qualificare alcuni punti nevralgici della circolazione, in particolare utilizzare le multe ricavate con il T-red per mettere in sicurezza viale IV Novembre, ad oggi senza marciapiedi. Inoltre, ritiene utile l’avvio di una fase di urgenti lavori per mettere in sicurezza le principali strade che attraversano la città, la Statale in particolare, e gli accessi alle scuole che spesso si affacciano su strade ad alta densità di traffico. Proposta anche una progettazione integrata con la mobilità dei nuovi ponti di collegamento a seguito dei danni dell’alluvione. Massima attenzione anche per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche. La Cisl chiede anche di rimodulare la circolazione stradale, favorendo la mobilità leggera in particolare di bici e pedoni, e del trasporto pubblico urbano ripensando sia gli orari che la dotazione di pullman, favorendo l’introduzione di navette che possano collegare Senigallia e il suo hinterland. «Occorre superare la logica degli interventi frammentari ed episodici - conclude Giovanelli - per programmare e pianificare le scelte».

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