«Dipendenti, più peso in azienda». Petizione della Cisl Ascoli per sostenere la proposta di una legge di iniziativa popolare

La presentazione dell'iniziativa della Cisl
La presentazione dell'iniziativa della Cisl
di Cristiano Pietropaolo
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Giovedì 31 Agosto 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:56

ASCOLI - La Cisl ha iniziato una raccolta firme dal titolo “Aggiungi un posto al tavolo” a favore di una proposta di legge di iniziativa popolare per favorire la partecipazione dei lavoratori all’impresa. L’iniziativa avrà luogo domani al mercato di San Benedetto e sabato al mercato di piazza Arringo ad Ascoli con dei banchetti.

«Guardiamo avanti per riformare la normativa.

Siamo propensi al cambiamento e vogliamo attuare l’articolo 46 della Costituzione - sottolinea il segretario provinciale della Cisl Maria Teresa Ferretti. - Servono nuovi modelli per le imprese e per le relazioni di lavoro, che non deve essere solo orientato alla produzione ma anche alla partecipazione nell’azienda. Il lavoro e i lavoratori devono partecipare anche alla conduzione delle imprese e in armonia con la produzione. A noi piace il dialogo attraverso la partecipazione. Vorremmo lavorare per arrivare ad avere qualcosa di concreto. Questa è una prima tappa e stiamo lavorando anche per essere presenti nelle imprese». 

«Aspetti ignorati nelle grandi aziende»
 

Andrea Migliori della Femca Cisl, settore moda-energia e chimica, sottolinea: «Nelle aziende importanti questi aspetti vengono ignorati. Questa nuova visione di partecipazione può essere di aiuto anche per le aziende. In questo settore il trend, nel Piceno, è frammentario. Nel calzaturiero c’è il rientro dei brand, mentre nel nostro territorio ci sono difficoltà dovute ancora ai costi derivati dalla guerra. C’è una lenta ripresa che ha toccato in parte l’occupazione. Dove c’è l’esigenza di personale, non c’è quello formato da inserire subito nel mondo del lavoro. Manca la manodopera in settori come lo stampaggio della gomma-plastica».

Tonino Passaretti di Filca Cisl, settore lavoratori, costruzioni e affini, aggiunge: «In edilizia abbiamo lo strumento di contrattazione degli enti bilaterali dove riusciamo a portare a casa risultati. All’interno di aziende strutturate, questo strumento che proponiamo può migliorare l’apporto del lavoratore all’impresa. Nel nostro territorio, l’edilizia va molto bene ed è il settore trainante: c’è un picco di addetti, con quasi seimila impiegati tra Ascoli e Fermo, con una massa salari che si aggira intorno ai 60 milioni di euro, che nel 2018 era intorno ai 20 milioni. I costi, però, incidono molto sulla redditività delle imprese. C’è la coda dell’ecobonus che ancora da respiro. Sul settore legno, anche qui c’è stata una grossa crescita». 

La proposta di legge



Roberto Celi della Fisascat Cisl, settore commercio e terziario, evidenzia: «Questa proposta di legge può incidere molto in questo settore per superare le problematiche di informazione e trasparenza e per gestire i tempi di vita-lavoro sopratutto nel commercio, per avere una migliore gestione dei turni di lavoro. Ci sono fenomeni migratori verso la ricerca di lavoro in fabbrica, per avere dei giorni di libertà familiare - spiega. - Nel turismo, durante la stagione estiva, si fa fatica ad avere il riposo settimanale e a vedersi retribuite le ore di straordinario».

Giorgio Cipollini della Fp Cisl, pubblico impiego, precisa: «Da 30 anni, la Cisl considera la concertazione fondamentale per lo sviluppo dell’impresa. Chi opera nelle imprese, ha un bagaglio di conoscenze che può essere utile per migliorare la propria organizzazione. Questa legge serve all’impresa e ai lavoratori. La pubblica amministrazione, in questo territorio, ha costituito un volano di occupazione, a volte impropria. Le norme di contenimento della spesa pubblica hanno impedito nuove assunzioni, facendo si che i Comuni dirottassero le spese di bilancio in altri lidi. La Pubblica amministrazione non è più in grado di fornire servizi adeguati all’utenza».

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