Tre antenne in 300 metri a San Biagio, scatta la petizione per chiedere i controlli dell'Arpam

Tre antenne in 300 metri a San Biagio, scatta la petizione per chiedere i controlli dell'Arpam
Tre antenne in 300 metri a San Biagio, scatta la petizione per chiedere i controlli dell'Arpam
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 18 Marzo 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 14:58

OSIMO Tre antenne nel giro di 300 metri a linea d’aria. San Biagio si ribella e avvia una raccolta firme per chiedere ad Arpam di svolgere controlli a cadenza regolare sul rischio di inquinamento elettromagnetico. Il sindaco Pugnaloni ha partecipato sabato ad un incontro con i residenti a poche decine di metri da quelle tre antenne che svettano tra via Fermi e via Fosso. Un incontro nel quale si è lanciata una petizione con un centinaio di firme prese nel primo giorno nel piazzale della chiesa. Con la petizione si vuole richiedere all'Arpam un monitoraggio della esposizione al campo elettromagnetico.

Perché è previsto l’arrivo di una terza antenna 5G in via Fosso.

Le firme raccolte verranno poi consegnate al sindaco che provvederà a richiedere il monitoraggio ad Arpam. L’istanza di autorizzazione al Comune era arrivata ad aprile scorso dalla ditta Inwit Spa, società che si occupa di installazione di reti wireless in Italia e che ha montato il grande palo, sul quale non sono ancora funzionanti i ripetitori.

Fin da subito, a maggio 2023, il Comune presentò dei motivi ostativi, considerando che a poche decine di metri dal luogo indicato da Inwit c’erano già due antenne. Il 30 maggio 2023 la Inwit invia le controdeduzioni che il Comune rigetta. La vicenda finisce al Tar che il 12 ottobre scorso sospende l’atto di rigetto del Comune. L’azienda procede il suo iter e ottiene dalla Regione l’autorizzazione sismica ad installare il palo con avvio dei lavori il 31 gennaio. Qui partono le proteste dei residenti, poi le polemiche si estendono, in città sorge pure il caso dell’antenna di via Tonnini, alla Sacra Famiglia.

Se su via Tonnini il Comune ha emesso già l’ordinanza di fermo lavori, appena iniziati, per installare un palo da oltre 30 metri, puntando a convincere Iliad a scegliere un’altra localizzazione più lontana dalle palazzine e dall’asilo Collefiorito, a San Biagio ormai il palo c’è. Non resta che proseguire per le vie legali. A maggio è prevista l’udienza di merito al Tar, nella quale verrà deciso se l'antenna può rimanere. Il sindaco Pugnaloni: «Come in via Tonnini anche a San Biagio il privato non ha spiegato perchè ha scelto quella zona anziché un’area pubblica indicata nel regolamento comunale, anche per San Biagio chiederemo al nostro legale di battersi in favore dell'ubicazione in luogo pubblico». Nel frattempo «vista l'installazione di 3 antenne nella stessa zona chiederò ad Arpam di installare in maniera permanente una centralina di monitoraggio dei campi elettromagnetici, utile la petizione per dare manforte alla richiesta».

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