Elettrosmog, le misurazioni rilevano picchi preoccupanti. «Nel mio condominio quattro persone morte per tumore»

Elettrosmog, le misurazioni rilevano picchi preoccupanti. «Nel mio condominio quattro persone morte per tumore». Nella foto, l'incontro ieri nella sala della Concordia
Elettrosmog, le misurazioni rilevano picchi preoccupanti. «Nel mio condominio quattro persone morte per tumore». Nella foto, l'incontro ieri nella sala della Concordia
di Massimo Foghetti
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Sabato 24 Febbraio 2024, 06:56

FANO Nel corso del convegno organizzato ieri nella sala della Concordia della residenza municipale dall’assessora all’ambiente Cora Fattori, i cittadini hanno potuto prendere visione dell’esposizione dei locali dove vivono o lavorano alle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne della telefonia mobile.

L’incontro, che questa volta si è tenuto in presenza, è seguito a un’iniziativa precedente divulgata on line, con la differenza che questa volta i presenti hanno potuto interloquire con i responsabili della società, la Polab, a cui il Comune ha commissionato il piano delle antenne.

La propagazione delle onde

Dopo un’esposizione del piano, corredata dalle simulazioni della propagazione delle onde elettromagnetiche segnalata con diverse colorazioni degli edifici vicini, è stato dato spazio alle domande che hanno posto subito alla ribalta i siti più sensibili del territorio comunale, oggetto di rimostranze e contestazioni da parte dei residenti: Carignano, Fenile e Sant’Orso.

«Sono trent’anni che un’antenna mi punta sul piatto in cui mangio - ha detto con un’espressione molto colorita un residente che vive a stretto contatto con il gruppo di impianti installati nella grande rotatoria che funge da ingresso al quartiere di Sant’Orso – e purtroppo nel mio condominio 4 persone sono decedute di tumore».

Nesso non dimostrabile

Anche se non è dimostrabile il rapporto tra la causa e l’effetto, è un dato di fatto che le misurazioni effettuate con tutti gli accorgimenti tecnici sul lungo periodo, hanno rilevato picchi preoccupanti. Ed è la stessa preoccupazione che si diffonde in ogni quartiere ogni qualvolta che giunge notizia dell’installazione di una nuova antenna.

Fino a ieri il Comune ha avuto le armi spuntate, ora grazie al nuovo piano a cui è stato riconosciuto un certo potere di indirizzo, si potranno individuare i siti meno invasivi. Ovvero il Comune può dire all’operatore dove sistemare il suo impianto, tenendo in considerazione le sue necessitò di copertura delle zone d’ombra, ciò vale anche per le strutture della tower company, ovvero i pali che sostengono gli impianti.

La critica di Benini

Tuttavia critico sull’evolversi della situazione si è mostrato l’ex dirigente dell’Arpam Luciano Benini. «Invece di spendere 100.000 euro per incaricare una società privata, l’amministrazione comunale avrebbe fatto bene a insistere nei confronti dell’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi a rinfoltire l’organico dell’Arpam, ora ridotto a un solo tecnico competente nel settore per tutta la provincia. Misurazioni come quelle che sono state fatte e indagini sul territorio l’agenzia le ha sempre fatte e gratuitamente».