Piano antenne: il Comune di Pesaro si dà tre regole, ma resta il nodo delle osservazioni

Piano antenne: il Comune di Pesaro si dà tre regole, ma resta il nodo delle osservazioni
Piano antenne: il Comune di Pesaro si dà tre regole, ma resta il nodo delle osservazioni
di Letizia Francesconi
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Venerdì 10 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 07:25

PESARO Oggi è l’ultimo giorno utile per presentare all’Amministrazione comunale le osservazioni (chiarimenti e integrazioni) per il futuro Piano di rete del Comune che di fatto delinea la mappa delle prossime installazioni di telefonia mobile nel territorio. E sarà curioso sapere quante ne arriveranno, da chi e come saranno formulate.

Il percorso è cominciato, al momento si sa che sono 35 le nuove richieste dislocate in più quartieri della città (dal Porto a Cattabrighe, da Candelara a Borgo Santa Maria) su aree pubbliche.

Dopo la presentazione ai quartieri e online dei giorni scorsi, ci saranno altri incontri tra gli stessi quartieri in attesa di perfezionare il regolamento per il passaggio e l’approvazione in consiglio comunale previsto comunque tra un mese, per la prima decade di dicembre.


Lo stato dell’arte

In preparazione c’è poi anche il documento unitario che verrà presentato dai 12 presidenti di quartiere a cui si aggiunge Monteciccardo con le delucidazioni da indirizzare al Comune ma in cui in sostanza si chiede di non demandare la responsabilità agli stessi. Nel frattempo l’assessore di riferimento, Maria Rosa Conti, ha di fatto insistito sulla condivisione della proposta per il nuovo regolamento che, al di là delle richieste di chiarimento sollevate, ha introdotto la novità del dibattito, del parlarne prima di prendere decisioni. Il percorso tecnico-giuridico condiviso è stato previsto per mettere il Comune di Pesaro, nelle condizioni di poter dire ai gestori, per quanto consentono le norme, dove mettere le antenne (al momento ora sospese). Il nuovo progetto di localizzazione delle Stazioni radio base (Srb) elaborato da Polab privilegia i siti di proprietà comunale che garantiscono la copertura dei servizi e, al contempo, assicurano le condizioni di massima cautela per le esposizioni ai campi elettromagnetici. L’obiettivo è giungere a una soluzione che riduca l’impatto ambientale/paesaggistico nel rispetto delle esigenze di copertura di rete. 

La pubblicazione

Il Piano, pubblicato sul portale del Comune, è stato trasmesso ai Quartieri e al Municipio di Monteciccardo, ad Arpam, alla Soprintendenza, all’ente e alla comunità del Parco San Bartolo, ha valenza triennale e sarà aggiornato sia nel 2024, sia nel 2025. Il nuovo Piano delle Localizzazioni che sostituirà il precedente approvato nel 2019, permetterà l’installazione degli impianti di telefonia mobile solo in determinate localizzazioni, individuate sulla base di tre fattori: lo studio del “carico elettromagnetico” gravante al momento sul territorio comunale (dovuto agli impianti esistenti); i “Programmi di Sviluppo” che ogni gestore è tenuto a presentare entro il 31 marzo di ogni anno e che individuano le aree proposte dai Gestori per le nuove localizzazioni dei medesimi; gli aspetti finalizzati a minimizzare, quanto più possibile, l’impatto paesaggistico degli impianti. 

Tra i primi il San Bartolo

Nel frattempo sono iniziate le convocazioni dei consiglio di quartiere. Tra i primi quello del sesto quartiere San Bartolo. Consiglio di quartiere affollato e caldo viste le polemiche che lo hanno attraversato dopo l’installazione del cotton fioc che svetta dall’alto di Focara e le tre nuove previsioni d’installazione nel cuor del parco San Bartolo (una su impianto esistente, la seconda in area comunale, la terza in zona Cattabrighe). Numerosi i residenti che vi hanno partecipato provenienti dai piccoli borghi di Fiorenzuola, Casteldimezzo, Santa Marina Alta e Colombarone con il quartiere San Bartolo sposa la linea della fermezza contro nuove antenne in borghi, aree verdi e sensibili e lo fa in linea agli altri 13 quartieri della città. 

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