Niente antenna sull’Ardizio: «L’altezza impatta troppo». No alla richiesta di installazione di un impianto 5G sul colle in zona Bettola

Niente antenna sull’Ardizio: «L’altezza impatta troppo»
Niente antenna sull’Ardizio: «L’altezza impatta troppo»
di Letizia Francesconi
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Giovedì 14 Marzo 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:36
PESARO Antenne 5G sì e antenne no. Ci sono luoghi e zone dove a differenza di altri (si veda il caso di Fiorenzuola nel Parco San Bartolo) c’è il diniego a queste maxi installazioni di 30 metri. Ma al tempo stesso diventa difficile anche lo spostamento di questi impianti già montati da un sito a un altro. E’ quanto riporta il verbale dell’ultima Conferenza di Servizi ha detto no alla società Vodafone per una maxi antenna sul monte Ardizio, in località Bettola.  


La richiesta


Stiamo parlando di una richiesta d’installazione arrivata come altre dalle società di telefonia e presentata al servizio Ambiente e Suap-Edilizia Privata, a metà del dicembre scorso, quando era da poco stato approvato il nuovo regolamento comunale di modifica ai Piani di Rete. La società di telefonia Inwit aveva richiesto ai servizi comunali il trasferimento di una stazione radio base Vodafone a un nuovo sito lungo la Panoramica Ardizio. La decisione: i gestori della telefonia si evolvono, e sempre più queste maxi antenne hanno pali telescopici per essere installate anche in situazioni e siti difficili. Ma in questo caso, è arrivato il no fermo della Soprintendenza e di Arpam nel corso della Conferenza di Servizi del 29 febbraio scorso.

Ora, la palla passa di nuovo in mano alla società, che si è presa una decina di giorni di tempo per individuare sulla mappa delle aree di ricerca, una nuova localizzazione alternativa. Mel merito, nel caso di specie presentato da Inwit-Vodafone, la Soprintendenza ha motivato il no all’installazione per l’inserimento di questo impianto nel contesto tutelato e paesaggistico: «L’antenna avrebbe una prevalenza visiva rilevante rispetto al contesto paesaggistico del colle Ardizio». 

Nuove misurazioni


Il procedimento inoltre aveva previsto una collocazione dell’impianto ben definita e quindi oltre a comportare nuove misurazioni da parte di Arpam che è l’ente preposto, la nuova soluzione progettuale nel caso si individui un sito alternativo per lo spostamento, presuppone che la società presenti una nuova e diversa istanza, e quindi con un altro iter e relativo rilascio di pareri e autorizzazioni. Il commento: il caso del no all’antenna sull’Ardizio riaccende così un dibattito mai sopito, relativo a iter e autorizzazioni rilasciate su altre antenne 5G, una su tutte il caso del “Cotton fioc di Focara” nella primavera 2023. 
 

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