Pesaro, bloccata la nuova antenna 5G doveva svettare nel parco dei bimbi

Pesaro, bloccata la nuova antenna 5G doveva svettare nel parco dei bimbi
Pesaro, bloccata la nuova antenna 5G doveva svettare nel parco dei bimbi
di Simonetta Marfoglia
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Domenica 21 Maggio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10:42

PESARO Un’altra antenna nel parco del San Bartolo. Anzi no. Bloccata a furor di dinieghi dalla Conferenza di servizi. Diciamo che c’è mancato poco che spuntasse un altro pennone, questa volta all’inizio dei tornati della provinciale 44 Panoramica, mentre ancora si dibatte sul cotton fioc di Fiorenzuola, in questi giorni passato in secondo piano solo per cause di forza maggiore, ovvero l’alluvione che ha rischiano di far franare mezzo colle con i 50 e passa smottamenti conteggiati. 


L’eredità di Sandra Mondaini

La notizia consolante è che il parco per ora ha scampato il raddoppio, come si evince dalla determina del dirigente del Servizio economia e sviluppo urbano del Comune del 16 maggio scorso che, approvando il verbale della Conferenza, conclude apponendo un rifiuto, nella versione soft del “diniego”, al progetto per realizzare una nuova infrastruttura di telefonia mobile che prevedeva, oltre a un impianto lungo la strada Panoramica Adriatica anche il trasferimento di stazioni base ora a Baia Flaminia e al porto. Il tutto considerando che la zona (pre)scelta, neanche a farlo apposta, era un’area verde alle pendici del colle - un po’ prima del ristorante Bel Sit per intenderci - che però è già vincolata da un lascito che prevede proprio in quel tratto un giardino per i bambini. Si tratta di una precisa disposizione che la proprietaria, la storica fondatrice del Cif, il Centro italiano femminile di Pesaro, Alessandra Barba Mondaini, per tutti Sandra, aveva fatto trascrivere nel suo testamento. Nel 1979 aveva lasciato in eredità al Comune di Pesaro, di cui era stata anche consigliera comunale nelle fila della Dc, «una striscia di terreno sulla strada Panoramica del San Bartolo perchè vi crei un parco per i giochi dei ragazzi». Pertanto l’area deve rimanere a verde pubblico e conseguentemente, «è inibita la collocazione dell’antenna» come è stato ribadito in sede di Conferenza dei servizi alla presenza dei tecnici del gestore richiedente, di Comune e Soprintendenza (assenti Ente Parco, Arpam e Regione Marche). Il riferimento è anche alla legge della Regione Marche del 2017 che vieta l’installazione di impianti su ospedali, case di cura e di riposo, scuole, asili e, appunto, parchi gioco, aree verdi attrezzate e impianti sportivi.
La domanda, che risale allo scorso novembre, era stata inoltrata da Inwit, società che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni, e dopo una serie di richieste di documentazioni integrative, il procedimento è proseguito fino allo scorso marzo quando è stato indetto l’incontro per l’esame del progetto e l’acquisizione di pareri sui nulla osta necessari al proseguimento dell’iter autorizzativo.
La valutazione negativa espressa dai rappresentanti del Comune ha riguardato sia gli aspetti ambientali che quelli urbanistico-edilizi. A Inwit (che ha tenuto a sottolineare come il posizionamento dell’antenna nell’area di proprietà pubblica fosse stato in qualche modo condiviso in fase preliminare dal Comune) è stato anche offerto l’escamotage di accorpare gli impianti in un traliccio già presente nei pressi, ma a quanto pare le strutture installate negli anni passati non sono in grado di ospitare le nuove e più evolute antenne. Caso archiviato? 
Nì: Inwit potrebbe provare a ripresentare il progetto spostandosi su un’area privata nelle vicinanze, l’eventuale riproposizione dovrà tuttavia «aver cura - è la chiosa del dirigente comunale - di porre sensibilità ai valori paesaggistici, cercando di mitigare l’impianto della nuova struttura».
 

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