Fa partire i fuochi artificiali dall’ospedale di Torrette. Bravata di Capodanno, 40enne finisce dal giudice

Fa partire i fuochi artificiali dall’ospedale di Torrette. Bravata di Capodanno, 40enne finisce dal giudice
Fa partire i fuochi artificiali dall’ospedale di Torrette. Bravata di Capodanno, 40enne finisce dal giudice
di Federica Serfilippi
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Giovedì 28 Settembre 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 07:40
ANCONA Un Capodanno stupefacente, quanto illegale. Tanto che è finito davanti al giudice. Si è aperto ieri mattina al quinto piano del tribunale il processo incardinato nei confronti di un 40enne di origine rom, residente nel capoluogo dorico. Deve rispondere di almeno tre reati: esplosioni pericolose, occupazione abusive di immobili e disturbo della quiete pubblica. Un compendio di accuse che fanno riferimento alla notte di Capodanno del 2020, quando erano partiti dei razzi pirotecnici dall’ospedale di Torrette 


I complici


I reati sono contestati in concorso con altre persone, mai identificate. Solo il 40enne è finito alla sbarra dopo le indagini compiute dalla polizia. Ieri, davanti al giudice Alessandra Alessandroni, si è svolta la prima udienza, con l’ammissione dei testimoni e il rinvio del processo al prossimo giugno. Si è arrivati in aula con il decreto di citazione a giudizio stabilito dalla procura, senza passare per l’udienza preliminare. Fin qui non sono stati scelti dall’imputato riti alternativi.

La direzione dell’ospedale regionale non si è costituita parte civile: al di là dell’introduzione abusiva del gruppetto di vandali, non c’erano stati danneggiamenti, tanto meno dei feriti.

Ma di sicuro, i pazienti ricoverati quella notte non avevano potuto fare a meno di assistere allo spettacolo pirotecnico improvvisato. Stando a quanto emerso, lo show era partito proprio a cavallo della mezzanotte ed erano stati esplosi dei razzi pirotecnici. 


Il blitz


Poco prima, secondo le accuse mosse dalla procura, il 40enne e alcuni amici avevano forzato le porte dell’ingresso dell’ospedale regionale, introducendosi poi all’interno e raggiungendo una corte esterna ma di pertinenza della cittadella sanitaria. Dal cortile erano stati sparati i razzi per festeggiare la fine del 2019 e l’arrivo del 2020. Lo show non era passato di certo inosservato, innescando poi le indagini della polizia, che era riuscita a stringere il cerchio attorno al 40enne. Ora sarà il giudice a valutare eventuali responsabilità per la bravata di Capodanno. 
 

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