Vendita a una società turca? Fiato sospeso per Whirlpool, la Regione Marche chiama il Ministero

Vendita a una società turca? Fiato sospeso per Whirlpool, la Regione chiama Marche il Ministero
Vendita a una società turca? Fiato sospeso per Whirlpool, la Regione chiama Marche il Ministero
di Aminto Camilli
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Martedì 30 Agosto 2022, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 11:15

FABRIANO - Preoccupa la vertenza Whirlpool. Ed ora si muovono le istituzioni, con la Regione che si appella al ministero dello Sviluppo economico, chiedendo espressamente di attivare un tavolo di confronto con l’azienda sulla situazione occupazionale. Già da mesi, a onor del vero, i sindacati stanno cercando di sensibilizzare il Mise su tale problematica, cercando, nel contempo, di coinvolgere le istituzioni ai vari livelli.

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Ora, è la Regione a rivolgersi al Governo per un tavolo finalizzato a prevenire scenari penalizzanti per i territori, considerato che la multinazionale americana sta da tempo analizzando la situazione dell’area Emea, ipotizzando una riorganizzazione. 

La richiesta

La richiesta inviata al Mise fa seguito a un incontro che l’assessorato regionale al Lavoro ha avuto nei giorni scorsi con gli assessorati al Lavoro di Campania, Lombardia e Toscana, evidenziando «le preoccupazioni per una possibile vendita della proprietà statunitense a una società turca» e per chiedere in forma congiunta al Mise l’apertura di un tavolo apposito. Nella lettera, la Regione Marche sottolinea le avvisaglie «di un probabile riassetto proprietario di Whirlpool non solo nelle Marche, ma verosimilmente in tutta Italia». Ed è per questo che chiede «un confronto per cercare di capire il prossimo scenario e prevenire eventuali crisi, ce sarebbero devastanti per i territori regionali interessati». 
In riferimento al comprensorio marchigiano, la Regione rimarca che «forte è la preoccupazione per il futuro delle fabbriche Whirlpool che occupano circa 1.400 persone, oltre ai 500 dell’indotto».

Già il 22 luglio, infatti, la giunta regionale aveva avuto un confronto con i sindaci di Fabriano e Comunanza e con le organizzazioni sindacali territoriali. Proprio Fim, Fiom e Uilm osservano che «un tavolo al Mise è fondamentale, tanto è vero che lo stiamo chiedendo incessantemente da diversi mesi. I volumi del mercato dell’elettrodomestico sono bassi, per cui siamo inevitabilmente preoccupati». 

La revisione

In attesa delle decisioni del colosso industriale americano, la Fiom provinciale puntualizza che «dopo un 2021 e un inizio di 2022 assai positivi, in cui le produzioni volavano, ora c’è un forte utilizzo di cassa integrazione ordinaria per mancanza di volumi. Nel mese di agosto, il mega-impianto di Melano, tra ferie e cassa integrazione, ha lavorato al 30% della capacità produttiva e i segnali di ripresa su settembre sono troppo deboli». Whirlpool, dal canto suo, conferma che «la revisione strategica del portafoglio di attività nella regione Emea è in corso e che non è stata presa nessuna decisione. Prevediamo di avere un aggiornamento con la comunicazione dei risultati relativi al terzo trimestre». 

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