Tecnowind, 140 nell’incubo mobilità
Famiglie appese alla Legge di stabilità

Tecnowind, 140 nell’incubo mobilità Famiglie appese alla Legge di stabilità
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 07:45
FABRIANO - Senza esito la trattativa sindacale, scatta il confronto in sede istituzionale. Il tema è la procedura di mobilità aperta dalla Tecnowind il 26 ottobre scorso per ben 140 dipendenti (il 60 % della forza-lavoro dello stabilimento di Marischio, dove si producono cappe aspiranti per cucina e piani cottura). 

La preoccupazione rischia di salire. I primi 45 giorni di confronto tra management e rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm non hanno portato a niente di concreto. Questa prima fase, a onor del vero, scadrebbe il 10 dicembre, ma la Regione Marche ha già fissato un vertice con azienda e organizzazioni sindacali per lunedì 11 dicembre, alle 14,45, con il quale prenderà il via la seconda fase della trattativa, quella, appunto, in sede istituzionale, che durerà 30 giorni. L’obiettivo, naturalmente, è arrivare a un accordo, ma intanto, in occasione di questo primo appuntamento, ci si concentrerà innanzitutto sull’aspetto legato agli ammortizzatori sociali.

«Il primo step non potrà che riguardare la questione degli ammortizzatori sociali – osservano i sindacati – visto che la cassa integrazione scade il 17 dicembre. Dobbiamo assolutamente capire se la Regione sarà in grado di prorogare la cassa o attivare altre forme di sostegno economico. La situazione, al momento, appare sempre più delicata, poiché la Legge di Stabilità non è stata ancora approvata. È chiaro, tuttavia, che il tempo stringe e bisogna assolutamente fare qualcosa per i lavoratori». Va da sé che proprio la Legge di Stabilità potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza estremamente importante, qualora al suo interno fossero previsti ulteriori ammortizzatori sociali, così come era stato ipotizzato dai funzionari del ministero dello Sviluppo economico nel corso dell’ultima riunione svoltasi a Roma, allorché furono avanzate le ipotesi di una cassa integrazione in deroga e di altri tipi di casse aggiuntive. «Un ammortizzatore sociale sarà comunque fondamentale – aggiungono le parti sociali – per permetterci di gestire gli esuberi nel 2018».
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