CHIARAVALLE - Capire se la banda di predoni aveva basisti in zona, soprattutto per il colpo in villa a Chiaravalle, se ha commesso altri furti nelle Marche, oltre ai 130 già “contabilizzati”, e se aveva contatti con altri albanesi arrestati tra gennaio e febbraio ad Ancona e dintorni.
Sono questi gli orizzonti dell’appendice anconetana dell’operazione “Hajdutet” (predoni-ladroni in albanese) che tra il 16 dicembre e giovedì scorso ha portato all’arresto di sette albanesi prima a Padova e poi a Lido Tre Archi di Fermo, dove sono stati catturati i presunti autori del colpo del 9 febbraio in casa dell’avvocato chiaravallese Paola Duca.
Agli indagati gli investigatori avevano già attribuito una trentina tra furti e tentati furti in abitazioni tra luglio a settembre 2014 nella provincia di Padova.