La sorella della vittima è parte civile nel procedimento per un milione di euro. I difensori del giovane, gli avvocati Marina Magistrelli e Simeone Sardella, hanno prodotto una memoria di 67 pagine per contrastare punto per punto le accuse: il ragazzo ha un alibi di ferro, affermano, e non c'è alcuna traccia che lo collochi sul luogo del delitto. Altra tesi sostiene la procura che ricostruito il complesso castello di elementi a carico: dalle frasi compromettenti dette alla madre al telefono e alla sorella in chat su Facebook alle tracce biologica di Sartini (ma non era sangue) trovate sul tappo di un flacone di candeggina rinvenute nell'appartamento occupato in quel periodo dall'imputato.
Chiaravalle, massacrato in casa
"Condannate Nica a 16 anni"
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- Ultimo aggiornamento:
3 Marzo, 05:25
CHIARAVALLE - Sedici anni di carcere per l'omicidio di Giancarlo Sartini, 53 anni, pensionato invalido di Chiaravalle ucciso a sprangate in casa durante un tentativo di furto nella notte tra il 26 e 27 dicembre del 2014. La pena è stata chiesta, al termine di una requisitoria durata cinque ore, dal pm Paolo Gubinelli per Cornel Nicolae Nica, 22 anni, romeno, che l'accusa ritiene il killer di Sartini anche se forse in concorso con altre persone non identificate. Il giovane, che abitava nel palazzo della vittima, venne arrestato sulla base anche di frasi autoindizianti pronunciate al telefono con la madre, e poi scarcerato: sostiene di esser estraneo al delitto e ha fornito alibi per l'intera nottata che dice di aver passato con una prostituta connazionale la quale lo ha poi confermato. Il verdetto del gup di Ancona Francesca Zagoreo, con rito abbreviato, arriverà il prossimo 3 maggio. Le accuse contestate sono omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa e dai futili motivi oltre alla rapina: la pena sollecitata dal pm considera la continuazione dei reati, l'equivalenza di aggravanti e attenuanti generiche e la riduzione di pena di un terzo per il rito.
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