I familiari chiedono l'autopsia sull’ex preside Brandoni: «Si era aggravata dopo il vaccino»

Annunziata Brandoni
Annunziata Brandoni
di Arianna Carini
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Martedì 11 Maggio 2021, 10:25

CASTELFIDARDO  - Si era da poco sottoposta alla vaccinazione anti-Covid Annunziata Brandoni, la pedagogista ed ex dirigente scolastica di 78 anni deceduta a 14 giorni di distanza dall’inoculazione della seconda dose di Moderna. La donna, che due anni fa aveva affrontato una malattia oncologica dalla quale si era ristabilita, avrebbe iniziato ad accusare gli effetti collaterali del vaccino dopo tre giorni dalla somministrazione avvenuta il 25 aprile, come spossatezza, estrema sonnolenza e mancanza di ossigenazione. Sintomi che si sono acuiti fino al decesso improvviso sabato scorso. 

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Per questo motivo il marito Fulvio Saracini e i figli Nadia e Alessandro hanno chiesto l’autopsia finalizzata a chiarire le cause della morte ed appurare se esistano correlazioni con il vaccino.

In attesa dell’accertamento autoptico previsto questa mattina, i funerali non sono stati fissati. La notizia della scomparsa della professoressa Brandoni, preside dell’I.C. Soprani fino al 2010, ha scosso la comunità della Valmusone dove era molto conosciuta per la lunga carriera scolastica e per l’impegno come pedagogista, scrittrice e formatrice che nel 2014 le era valso l’assegnazione del Premio Curcio alla cultura. 


«Ho un ricordo speciale di Nunziatina, di chi voleva aiutare prima di tutto i ragazzi. Nel farlo era mamma che comprendeva a pieno il valore e la centralità della scuola – scrive il sindaco Ascani su Facebook - e allo stesso tempo era insegnante che riponeva la giusta attenzione alla famiglia. Era prima di tutto educatrice ma con una straordinaria sensibilità verso i più fragili. Verso i politici lanciava sempre un monito a considerare la didattica come un fondamentale strumento di emancipazione sociale e di giustizia. Fra gli innumerevoli contributi nel mondo scolastico dobbiamo ricordare la grande intuizione dell’indirizzo montessoriano. Ho il grande rammarico - dice il sindaco - che Castelfidardo non sia riuscito ad assegnarle la meritata benemerenza anche se Nunziatina non dava particolare importanza ai riconoscimenti, piuttosto credeva nel costante dialogo. Spero che noi tutti faremo tesoro dei suoi grandi insegnamenti».


Tra le numerose dediche sui social in ricordo della pedagogista, anche quella di Marco Cingolani del direttivo FdI: «Ci conoscevamo da 20 anni e se dovessi cercare una parola che possa raccogliere tutte le tue qualità, mi troverei in difficoltà: passione, quella che per la scuola ti ha portato a lavorare fino all’ultimo giorno possibile; caparbietà perché non ti davi pace per l’ingiustizia; competenza e coerenza. Castelfidardo ha perso una persona di valore, che dovrà essere ricordata degnamente a futura memoria». 

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